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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Corruzione: l'ingegnere Formosi sospesa dall'Ordine. Proseguono gli interrogatori

L'avvocato Francesco Bianco ha risposto alle domande del gip e ha presentato documenti, per difendersi dalle accuse. Il suo ruolo nell'inchiesta

Annalisa Formosi è stata sospesa dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Brindisi, a causa delle vicende che la coinvolgono nell’inchiesta della Procura di Potenza che ha portato all’arresto del giudice Gianmarco Galiano, personaggio centrale di un presunto sistema corruttivo nell'ambito di procedimenti giudiziari presso il tribunale di Brindisi, e di altre cinque persone, fra cui la stessa Formosi. La professionista di Francavilla Fontana, raggiunta dalla misura cautelare degli arresti domiciliari, rivestiva il ruolo di presidente dell’Ordine. Nel luglio 2020 era stata inoltre nominata rappresentante del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nel comitato di indirizzo della Zes Adriatica interregionale di Puglia e Molise.

Ex moglie del commercialista Oreste Pepe Milizia, considerato dagli inquirenti il braccio destro del giudice Galiano, fra il 2013 e il 2017, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto numerosi incarichi professionali in procedimenti giudiziari liquidati dal tribunale di Brindisi con una somma di circa 154mila euro. La stessa è accusata di riciclaggio, per aver collaborato con Galiano “nelle attività di ripuliture delle somme - si legge nell’ordinanza - che Massimo Bianco erogava a Galiano tramite lo schermo delle associazioni”. Difesa dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, la Formosi verrà ascoltata domani mattina (giovedì 4 febbraio) dal gip Lucio Setola, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia.

L'interrogatorio di Francesco Bianco

Oggi (mercoledì 3 febbraio) è toccato all'avvocato Francesco Bianco, difeso dai legali Giancarlo Camassa e Domenico Attanasi. Ha risposto alle domande del gip, Francesco Bianco, che deve rispondere di associazione per delinquere e corruzione in atti giudiziari. In più, per difendersi, ha presentato diversi documenti. Bianco, insieme a numerosi altri indagati, è stato coinvolto nell'inchiesta sulla presunta corruzione al Tribunale di Brindisi, che vede come figura di vertice il giudice Gianmarco Galiano, che nei giorni scorsi non ha risposto alle domande del gip.

Francesco Bianco, avvocato francavillese, è un professionista coinvolto nelle indagini, si trova ai domiciliari. Classe '74, cugino di Massimo Bianco, per l'accusa fa parte di un “circolo di professionisti e di imprenditori” che ruota intorno alla figura centrale del giudice Galiano. In particolare, dal 2012 al 2018, sarebbe esistita una consolidata prassi illecita tra alcuni soggetti coinvolti nelle indagini, finalizzata a consentire loro di “vivere agiatamente e godere delle proprie passioni”, scrive il gip di Potenza. Il giudice Galiano, Oreste Pepe Milizia, Massimo Bianco e Francesco Bianco si sarebbero aiutati a vicenda con numerose condotte illecite, che vedevano il magistrato come “garante” in sede giudiziaria del sodalizio.

Per il pm di Potenza, un ruolo centrale lo gioca l'imbarcazione Kemit di Galiano, grazie alla prassi delle sponsorizzazioni: da un lato lo yatch sarebbe stato mantenuto di fatto da Massimo Bianco, dall'altro quest'ultimo avrebbe goduto della protezione giudiziaria di Galiano. “Al contempo – scrive il pm di Potenza – i professionisti compiacenti che si erano prestati a fungere da intestatari degli assegni emessi dalle società sportive dilettantistiche facenti capo a Galiano o da prestanome di Galiano in seno alle associazioni medesime (tra i quali i commercialisti Oreste Pepe Milizia e Antonio De Giorgi, gli avvocati Mauro Calò, Olga Desiato e Francesco Bianco, l'ingegnere Annalisa Formosi, tutti amici e frequentatori abituali della comitiva del giudice) hanno ricevuto direttamente dallo stesso magistrato, o da collegi di cui egli faceva parte come giudice delegato, l'assegnazione per sé, per i rispettivi coniugi o per colleghi di studio di remunerativi incarichi professionali in seno ai procedimenti giudiziari pendenti dinnanzi al Tribunale di Brindisi e assegnati a Galiano sia in funzione di giudice monocratico che di componente di organi collegiali”.

Non solo, per gli investigatori anche la moglie di Francesco Bianco, Olga Desiato, anche lei avvocato, avrebbe giocato un ruolo nella vicenda. E' attraverso la donna che Francesco Bianco avrebbe riciclato parte del denaro proveniente dalle sponsorizzazioni di Massimo Bianco a Galiano e alla sua imbarcazione. C'è poi il capitolo delle tre associazioni sportive, costituite da Galiano con l'ausilio di Pepe Milizia e di Francesco Bianco. Ai coniugi Bianco sono intestati alcuni assegni, quale retribuzione da “operatore sportivo”. Per l'accusa questa è solo una copertura per far funzionare il meccanismo delle sponsorizzazioni gonfiate. Per l'avvocato Bianco la vicinanza del giudice era importante: a lui sono stati affidati diversi incarichi per il Tribunale.

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