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Cronaca

Crimine a Francavilla, due risposte a Motta

FRANCAVILLA FONTANA - Ciò che il capo della Direzione distrettuale antimafia ha detto sabato mattina commentando gli esiti delle nuove indagini sulle attività di criminalità organizzata a Francavilla Fontana, è stato ben interpretato dalla politica, anche se il messaggio non era ad essa diretto

FRANCAVILLA FONTANA - Ciò che il capo della Direzione distrettuale antimafia ha detto sabato mattina commentando gli esiti delle nuove indagini sulle attività di criminalità organizzata a Francavilla Fontana, è stato ben interpretato dalla politica, anche se il messaggio non era ad essa diretto, ma in generale alla pubblica opinione e all'intera società civile (di cui, nel bene e nel male, la politica è parte).

La magistratura inquirente ha nuovamente rilevato come la crescita dei fenomeni criminosi a Francavilla Fontana non è stata adeguatamente contrastata dalla società locale (quindi politica inclusa), e che - al contrario - sono stati gli investigatori a trovare difficoltà nell'accertamento dei fatti muovendosi in un contesto di scarsa collaborazione.

Questo rilievo di non poco conto giunge in una delicata fase pre-elettorale. La prossima primavera Francavilla Fontana sarà chiamata ad eleggere il nuovo consiglio comunale e il nuovo sindaco, dopo le dimissioni di Vincenzo Della Corte legate alla sua condizione di imputato in un processo per truffa alla Asl di Brindisi, che comincerà proprio lunedì 7 ottobre.

Sollecitati di fatto dalle dichiarazioni di Cataldo Motta, oggi i due senatori originari di Francavilla Fontana, Salvatore Tomaselli del Pd e Pietro Iurlaro del Pdl, hanno diramato propri commenti sulla situazione tratteggiata dal procuratore della Dda di Lecce, che riportiamo integralmente qui di seguito.

Tomaselli: grave denuncia del procuratore Motta

Le parole con cui il Procuratore antimafia Cataldo Motta ha voluto commentare l'operazione di forze dell'ordine e magistratura che ha portato a debellare un ingente traffico di armi e che ha avuto come protagoniste alcune bande criminali delle nostra provincia ed, in particolare, di Francavilla Fontana hanno il valore di un monito netto e senza appello.

L'aver sostenuto, a seguito di indagini così complesse e delicate come quelle che hanno portato all'operazione "Scacco agli imperiali", che in quella città vi é stato un "atteggiamento di tolleranza nei confronti della criminalità" rappresenta una denuncia civile che l'intera città deve fare propria senza rifugiarsi in ipocrite ricerche di indulgenza o giustificazione.

Si tratta di una riflessione grave ed amara, che per l'autorevolezza di chi ha pronunciato tali parole, non consente ad alcuno di girarsi dall'altra parte, come se il tema non lo riguardasse.

Se una città laboriosa e dal tessuto culturale, associativo e religioso così diffuso, come la Francavilla che conosco da sempre, merita tale giudizio vuol dire che qualcosa di profondo è accaduto negli anni tale da renderla permeabile ("tollerabile") agli ambienti malavitosi e criminali.

Ora a tutti è richiesta una risposta in termini di testimonianza attiva, e non di vuote e rituali parole di circostanza, per avviare una reazione civica diffusa: alle forze dell'impresa e del lavoro, al mondo delle professioni, alla vasta presenza dell'associazionismo culturale e religioso.

E, ovviamente, alla politica. A quella politica che, senza balbettii e respingendo qualsiasi compromesso, deve poter concretamente e quotidianamente mostrare di poter esser alla testa di una mobilitazione cittadina anche alla vigilia di un ormai imminente e delicato appuntamento elettorale.

Iurlaro: la politica eviti commistioni

“Le parole del procuratore Cataldo Motta, se da un lato tengono alta l’attenzione su Francavilla e, in generale, su tutto il Salento, dall’altro dimostrano l’impegno dello Stato sul territorio. D’altro canto, i risultati ottenuti nell’ultimo triennio, non fanno altro che dimostrare come anche a Francavilla ci sia sempre più voglia di legalità e di giustizia. Un’operazione che finalmente fornisce importanti risposte a domande ancora insolute. E altre, ne sono certo, arriveranno nei prossimi mesi grazie alla grande dedizione e al massimo impegno dei nostri investigatori. A loro, va il mio più sentito ringraziamento”.

E se Motta, proprio in riferimento a Francavilla, ha parlato di “difficoltà investigative” incontrate a causa delle “simpatie” incassate dalle frange criminali, l’azzurro lancia un monito. Credo che la politica, soprattutto in questo difficile momento storico, abbia un doppio compito. Il primo, è quello di non interferire in alcun modo con le indagini svolte, se non chiamata a collaborare o realmente capace di contribuire, potere in dote ad ogni singolo cittadino. Ma la politica deve anche e soprattutto evitare qualsiasi tipo di commistione con la criminalità, spicciola o organizzata che sia.

E spero che ciò possa essere un cardine delle campagne elettorali di tutti i candidati e di tutti gli schieramenti. Proprio a partire da Francavilla e dalle prossime primarie di coalizione in cui esponenti ed elettori di Pdl, Forza Italia e La Puglia Prima di tutto saranno chiamati, piuttosto, a dare un grande esempio di libertà, democrazia e sviluppato senso civico. Il consenso non deve essere un’ossessione quanto, piuttosto, la diretta conseguenza di un’azione politica che, nel rispetto delle leggi dello Stato, deve mirare al bene delle nostre comunità attraverso una naturale voglia di legalità”.

 

 

 

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