rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Quando la gestione commissariale travalica i compiti ordinari"

"Alcuni atti adottati anticipano ciò che sarebbe stato compito della futura amministrazione comunale"

Ho avuto occasione di esprimere la mia concettuale preferenza agli organi democratici comunali rispetto a quella commissariale e non ho mancato di rilevare, allorquando si è verificata la circostanza, le ragioni di detta preferenza. E’, pertanto,  accaduto di aver sollevato considerazioni  o contributi  all’attuale organo commissariale in relazione ad atti amministrativi, a mio avviso, stimati  non in linea con la vigente normativa.

Analogo comportamento ho tenuto con riguardo alla breve gestione comunale, febbraio- giugno 2016,  del commissario prefettizio  dr. Cesare Castelli e della sua équipe, incaricati ad approntare le linee di riscontro alle numerose e gravi irregolarità amministrative  individuate con sentenze della Corte dei Conti nei confronti del Municipio di Brindisi. Si è rilevato che  tale adempimento trova risposta nella delibera commissariale n. 2 del  16 marzo 2016, che, tra l’altro, assicura l’assenza di ipotesi  di dissesto finanziario dell’Ente e del permanere della situazione di tranquillità contabile della società Brindisi Multiservizi interamente partecipata dal Comune.

La anzidetta  deliberazione,  di estrema rilevanza, contiene il dispositivo di notifica per  tutti i dirigenti dell’Ente per l’adozione dei provvedimenti conseguenziali, ma risulterebbe sconosciuta sia  agli amministratori eletti dopo il periodo di commissariamento  del dr. Castelli che all’attuale organo commissariale. E’ evidente che è la legge ad assegnare  al commissario governativo il potere delle funzioni di  ordinaria e straordinaria amministrazione, ma è la stessa legge che chiaramente dispone l’esercizio  dell’azione per  danni erariali.

In  questa ottica appare naturale il primario compito della amministrazione che sarà eletta  a breve di verificare,  unitamente al vertice amministrativo dell’Ente,  i provvedimenti  commissariali posti in essere al fine di eventuale ridimensionamento o superamento degli stessi, nonché l’efficienza dell’azione amministrativa del Comune.

In relazione a tanto, per esempio, se corretto e rientrante nei poteri commissariali risulta l’atto di nomina del presidente del CdA della Stp dell’avv. Rosario Almiento, peraltro professionista serio e apprezzato cui ascrivere il risultato contabile positivo del bilancio della partecipata comunale, sfrettolosi  appaiono taluni provvedimenti  commissariali che rilevano, al di là di errori nell’indicazione del parere contabile o nel richiamo del previsto articolo del Tuel per l’impegno di spesa  per gli atti che lo richiedono, la mancanza di rispetto politico-amministrativo  nei confronti di una amministrazione chiamata a reggere tra breve le sorti di questo Comune.

Lo scatenamento, auspice anche il vertice amministrativo dell’Ente, ha registrato l’adozione  di numerose  delibere commissariali di straordinaria gestione che ben potevano essere rinviate alla democratica attenzione degli organi comunali da rinnovare. Non vi erano e non vi sono ragioni per avere deliberato, oggi,  provvedimenti relativi al regolamento di alcuni uffici, al trasferimento logistico di alcune ripartizioni, all’assunzione di nuovi dirigenti, al trasferimento temporaneo per mobilità di una funzionaria dell’Ufficio Ragioneria con l’assunzione di altra con analoghe funzioni, all’approvazione del regolamento della Polizia Locale,.

O all’approvazione del complesso programma triennale anticorruzione, al regolamento della Ripartizione Affari Legali affidata al segretario generale come se non bastassero i carichi di lavoro attribuiti allo stesso che è anche presidente del Nucleo di valutazione, o  all’approvazione del  regolamento di contabilità dell’Ente, che  in vigenza dal 21 luglio 2008, è stato modificato con la sottoscrizione in date diverse di due delibere una di  142 articoli e altra di  139.

Ed infine e solo per offrire un ultimo contributo rivolto ad una migliore gestione dell’Ente, oso pensare che utile, opportuno ed apprezzato sarebbe stato  l’intervento commissariale, per esempio, teso al  monitoraggio dei residui attivi e passivi per il contenimento delle richieste alle anticipazioni di cassa alla banca tesoriera che producono interessi passivi, nonché per il recupero dei crediti certi ed esigibili vantati  dal  Comune,  all’adozione delle relazioni di fine mandato dei sindaci  Consales  e Carluccio,  oltre naturalmente a provvedere agli adempimenti  di ordinaria amministrazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Quando la gestione commissariale travalica i compiti ordinari"

BrindisiReport è in caricamento