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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cronisti inseguiti, caso quasi risolto

BRINDISI – La Digos è già sulla pista giusta per giungere ai responsabili dell’inseguimento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri nella zona dello stadio “Fanuzzi”, degenerato poi in un incidente stradale in cui sono rimasti coinvolti tre cronisti campani al seguito della Casertana, Giuseppe Frondella, Piero Maiello di Radio Prima Rete e Nico Marotta de Il Mattino, e un automobilista brindisino al quale è toccata la peggio (per lui ricovero in osservazione). Gli autori del tentativo di aggressione prima, e della sarabanda culminata nella collisione tra l’auto dei cronisti, una Lancia Lybra, e l’altra vettura, un fuoristrada Suzuki, sono elementi della frangia più estrema degli ultras biancoazzurri, gente già condannata ieri non solo dalla società SSD Città di Brindisi, ma anche dal resto della tifoseria brindisina.

BRINDISI – La Digos è già sulla pista giusta per giungere ai responsabili dell’inseguimento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri nella zona dello stadio “Fanuzzi”, degenerato poi in un incidente stradale in cui sono rimasti coinvolti tre cronisti campani al seguito della Casertana, Giuseppe Frondella, Piero Maiello di Radio Prima Rete e Nico Marotta de Il Mattino, e un automobilista brindisino al quale è toccata la peggio (per lui ricovero in osservazione). Gli autori del tentativo di aggressione prima, e della sarabanda culminata nella collisione tra l’auto dei cronisti, una Lancia Lybra, e l’altra vettura, un fuoristrada Suzuki, sono elementi della frangia più estrema degli ultras biancoazzurri, gente già condannata ieri non solo dalla società SSD Città di Brindisi, ma anche dal resto della tifoseria brindisina.

“Siamo sulla buona strada e prevediamo sviluppi nei prossimi giorni”, conferma il dirigente della Digos di Brindisi, il vicequestore Vincenzo Zingaro che sta seguendo personalmente le indagini. Nella serata di domenica la polizia ha ascoltato il racconto dei tre giornalisti casertani, per comporre il puzzle che porterà a breve alle identificazioni formali ed alle conseguenze connesse per gli autori del grave episodio. Frondella, Maiello e Marotta non hanno ancora formalizzato una denuncia, ma ciò dovrebbe avvenire a breve. Non è ancora ben chiaro come i cronisti siano stati riconosciuti dagli aggressori come persone al seguito della squadra ospite, e comunque scambiati per tifosi campani. Probabilmente ciò è avvenuto quando sono passati davanti al punto dove si radunano i tifosi che poi vanno in curva, forse è stata notata la sigla “CE” sulla targa.

Fatto sta, che si è manifestato subito un atteggiamento aggressivo da parte di un gruppetto di ultras brindisini, qualcuno ha sferrato un colpo su una delle portiere della Lybra, e quando i tre cronisti hanno deciso di allontanarsi rapidamente senza scendere dalla vettura, è partito l’inseguimento. L’auto dei giornalisti ha seguito via Brin in direzione dell’incrocio con viale Duca degli Abruzzi e viale Medaglie d’Oro, che è preceduto da altri piccoli incroci con semaforo. C’era il rosso, ma l’auto degli ultras, forse una Fiat Punto nera, era alle costole. I giornalisti sono passati lo stesso e c’è stato l’incidente. Per gli inseguitori era sufficiente. Sono spariti. Ma non senza lasciare tracce, visto che la Digos è riuscita già – si può dire - a chiudere il cerchio.

I fatti si sono svolti attorno alle 14, ben prima dell’inizio dell’incontro finito a reti inviolate e senza alcuna tensione né in campo né fuori, fatta eccezione per l’inseguimento costato il ricovero al guidatore della Suzuki e prognosi comprese tra i 10 ed i 3 giorni ai giornalisti arrivati da Caserta, oltre al danno di due auto distrutte nella violenta collisione, e a quello provocato allo sport ed alla città dai soggetti responsabili dell’accaduto, ai quali presto sarà presentato il conto.

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