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Cronaca

Da Brindisi a Forcatella: blitz pasquale

BRINDISI – Da Brindisi a Ricciolandia: blitz della Guardia costiera alla vigilia di Pasqua. Fioccano multe. E in una frazione di Fasano scattano di nuovo i sigilli. Questo il bilancio di una vasta operazione di controllo compiuta su territorio provinciale dai militari della capitaneria di porto di Brindisi, coadiuvati dal personale della delegazione di spiaggia di Savelletri, in occasione delle festività pasquali allorquando diventa più redditizia l’attività di vendita illegale del pesce.

BRINDISI – Da Brindisi a Ricciolandia: blitz della Guardia costiera alla vigilia di Pasqua. Fioccano multe. E in una frazione di Fasano scattano di nuovo i sigilli.  Questo il bilancio di una vasta operazione di controllo compiuta su territorio provinciale dai militari della capitaneria di porto di Brindisi, coadiuvati dal personale della delegazione di spiaggia di Savelletri, in occasione delle festività pasquali allorquando diventa più redditizia l’attività di vendita illegale del pesce.

L’operazione, coordinata dal comandante della capitaneria di porto brindisina, il capitano di vascello Giuseppe Minotauro, è stata finalizzata in primo luogo al contrasto della commercializzazione illecita di prodotti ittici e all’accertamento della corretta applicazione delle normative nazionali e comunitarie inerenti la filiera ittica, con particolare  riferimento all’attività di pesca di frodo e alla vendita illegale di prodotti ittici lungo le vie cittadine dei Comuni della provincia, a sfregio delle normative igenico sanitarie.

A seguito di specifiche segnalazioni particolare attenzione è stata prestata lungo il litorale nord di Brindisi. In particolare nel fasanese le verifiche compiute hanno portato (come già accaduto lo scorso dicembre, a ridosso del Natale) alla chiusura di un esercizio commerciale risultato abusivo, in quanto il titolare, aveva disatteso un provvedimento prescrittivo con il quale gli era stata sospesa l’attività di commercio per accertate pessime condizioni igienico sanitarie generali del locale e delle attrezzature, costituenti potenziale pericolo per la salute pubblica.

I militari nella circostanza hanno richiesto anche l’intervento del personale ispettivo della Asl, competente per territorio, per le valutazioni di competenza, procedendo, quindi, a denunciare  a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale, e a sequestrare  circa 100 chili di prodotto ittico di varia specie detenuto, ai fini della vendita, in cattivo stato di conservazione.

Inoltre, lungo il  litorale fasanese e in particolare in località Forcatella, sono state controllate le unità da diporto dedite alla pesca professionale, ma sprovviste della relativa licenza,  e in un caso  i militari operanti hanno sorpreso alcuni pescatori di frodo al rientro da una battuta di pesca. Agli stessi è stato così sequestrato oltre 2000 ricci. I pescatori di frodo, evidentemente, avendo violato il limite dei 50 esemplari procapite, resisi conto dell’arrivo della pattuglia terrestre della guardia costiera, hanno abbandonato armi e bagagli, dandosi alla fuga via mare; i ricci appena pescati sono stati liberati in mare.

Un ulteriore controllo a bordo di un’altra unità da diporto, ha consentito ai militari di recuperare 13 chili di polpo, verosimilmente destinato alla commercializzazione parallela illegale, particolarmente remunerata nelle vigilie delle festività e comunque in violazione alle norme di legge: per aver superato il limite dei 5 chili ai contravventori è stato contestato il verbale amministrativo, e ed il prodotto ittico pescato è stato sottoposto a sequestro.

Controlli a tappeto anche nel centro cittadino del capoluogo, dove la Guardia costiera ha sequestrato circa 400 ricci di mare, in quanto posti in vendita in pessime condizioni igieniche sulle strade della città.

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