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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Danni ad auto di Rizzo: "Il silenzio della maggioranza segno di degrado sociale"

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'ex sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo sugli atti di vandalismo subiti nei giorni scorsi e sulle reazioni che gli stessi hanno prodotto nella comunità sampietrana

SAN PIETRO VERNOTICO – Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell’ex sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo sugli atti di vandalismo subiti nei giorni scorsi e sulle reazioni che gli stessi hanno prodotto nella comunità sampietrana, maggioranza compresa che non ha esternato solidarietà all’ex primo cittadino ora consigliere di minoranza.

E’ positivo riscontrare che una comunità, o buona parte di essa, abbia fatto quadrato intorno ad alcuni valori riconoscendo l’importanza della loro rivendicazione e i tutela. I messaggi di solidarietà pubblica molto spesso seguono e/o precedono quelli effettuati dalle stesse e da altre persone in forma privata, ma sono rilevanti non già in funzione di un personale riconoscimento di affetto, rispetto o vicinanza, ma del rispetto di un territorio, della sua comunità e delle regole di convivenza cui dovrebbero tutti uniformarsi. Non mi sorprende poi che solo il Consigliere Solazzo Piero abbia avuto la sensibilità di contattarmi in forma privata, condividendo quei valori che rappresentano un bagaglio comune. Allo stesso modo non mi sorprende il silenzio assordante dell’altra componente della maggioranza e dei partiti che la rappresenta. Del resto il senso di legalità lo abbiamo visto nel momento in cui l‘attuale amministrazione ha “abbandonato” il legale del Comune avvocato Guido Massari chiamato a difendere la propria dignità lavorativa e personale da accuse infamanti e denigratorie palesemente gratuite e destituite di fondamento operate da alcuni soggetti che, in pubblici incontri, sono stati definiti dal Sindaco persone di sua fiducia; od ancora nel momento in cui non si è rispettata finanche la persona dell’ex Sindaco Rollo consentendo di lavorare, in un appalto di lavori eseguiti nella casa comunale, ad un cittadino coinvolto e condannato nel gruppo di persone che depositarono le teste di coniglio in casa di Giampiero Rollo.

Pensate: quest’ultimo, da cittadino, in prima fila durante il processo costituitosi parte civile per dare un segnale non a se stesso ma alla comunità (che peraltro non rappresentava più come Sindaco), e l’attuale amministrazione che oscura quel segnale importante, dandone uno diametralmente opposto, vanificando il senso civico e la forza morale del dottor Rollo che di questa maggioranza è parte integrante. Senza pensare alcuni evidenti legami tra persone vicine all’attuale Amministrazione e persone coinvolte direttamente od indirettamente in procedimenti già definiti dalla Magistratura in settori criminosi. E’ chiaro che il silenzio dei componenti della attuale Amministrazione e consiliatura dispiace per il ruolo dagli stessi ricoperto, ma è un ulteriore segno della situazione di degrado sociale in cui è sprofondato il nostro Paese.

Alcuni poveri accattoni del consenso politico e mediatico, che si nascondono dietro pseudomini su Facebook (tanta è la viltà del loro operare), hanno sminuito il gesto per lo scarso valore del bene  sul quale si è accanito l’altrettanto vile autore del gesto posto in essere ai miei danni; come se il bene tutelato sia quello materiale e non già il bene comune; come se un episodio abbia valenza in funzione del danno economico creato e non già del gesto posto in essere. E’ proprio questo il termometro dei valori per siffatti personaggi che ruotano intorno alla Amministrazione per ormai palesi ed evidenti ragioni, incapaci e non interessati a vedere oltre la grettezza del loro pensiero, forse  consapevoli della loro pochezza interiore tanto da preferire l’anonimato per la scarsa o nulla considerazione che di loro sicuramente avrebbero le persone per bene del nostro Paese (e grazie al Cielo rappresentano la maggioranza). Un ringraziamento sincero non solo per la vicinanza ma anche e soprattutto per aver manifestato qualcosa di importante: il tessuto sociale non si è assuefatto ma è ancora vivo ed intende far sentire la sua voce contro ogni atto di viltà ed inciviltà.

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