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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Devastato l'uliveto di un consigliere comunale: nuova intimidazione a Carovigno

Quattrocento alberelli e ortaggi devastati da un pick up. Vittima l'imprenditore Nicola Semeraro: "Grande sconforto, ma vado avanti. Non so spiegarmi questo gesto". Indagano i carabinieri

CAROVIGNO – Per ore hanno fatto avanti e indietro con un fuori strada, devastando 400 alberelli d’ulivo alti circa un metro ed ortaggi vari. Definirla una semplice bravata sarebbe fuori luogo. Ha infatti i crismi di un vero e proprio atto intimidatorio l’incursione avvenuta lo scorso fine settimana nel terreno di proprietà della famiglia di Nicola Semeraro, esponente di Forza Italia fra i banchi della maggioranza di centrodestra del consiglio comunale di Carovigno, nonché costruttore edile con varie strutture alberghiere, fra cui il resort Torre Guaceto, a poche centinaia di metri dall'oasi.

Il fondo solcato più e più volte dalle possenti ruote di un pick up sorge in zona Pezze D’arena, al confine con contrada Bufalaria, fra la strada statale per Bari e la strada provinciale che collega Carovigno alle marine. Nicola Semeraro si è accorto della malefatta nella serata di domenica (18 giugno) e ha subito sporto denuncia presso i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del capitano Diego Ruocco. “Quattrocento alberelli piantati tre anni fa e un po’ di ortaggi – riferisce a BrindisiReport Nicola Semeraro – sono stati schiacciati con le ruote di un fuori strada. Nessuno si è accorto di nulla”.

Da un punto di vista emotivo è stato un duro colpo per il consigliere, che in prima persona si occupava della coltivazione del campo. “Questo Semeraro_Nicola_bfc12423ea5fde88a4a54d594232b335-2episodio – ammette Semeraro – mi ha segnato tantissimo. Mi ha fatto capire che forse non devi sempre stare a disposizione di tutti”. Risalire ai responsabili della devastazione, se si considera che l’area è sprovvista di telecamere, non sarà semplice. Anche sul movente non vi è nulla di certo.

“Non riesco a darmi una spiegazione – sostiene l’imprenditore – dell’accaduto. Non so se è un qualcosa che ha a che fare con l’attività politica o con altro. Di richieste strane non ne ho mai ricevute. Non so da dove venga questo gesto. E’ come un fulmine a ciel sereno”.

Semeraro, già vice sindaco ai tempi della giunta guidata dal senatore Vittorio Zizza, non intende indietreggiare di un millimetro rispetto al suo impegno politico, che lo vede al fianco del sindaco Carmine Brandi. “Con il mio partito – prosegue Semeraro – ci stiamo impegnando sul territorio, dando una mano al primo cittadino e agli assessori. In un momento di sconforto, potrebbe venire la tentazione di lasciar perdere tutto. Ma ho intenzione di andare avanti, convinto che questo paese possa ancora crescere, dopo i risultati positivi ottenuti in questo anno, fra cui il conseguimento della Bandiera Blu (che sventola sulla spiaggia di Punta Penna Grossa, inclusa nella riserva marina di Torre Guaceto, ndr) e delle Cinque vele di Legambiente”.

Questo episodio, ad ogni modo, va aggiunto alla lunga lista di attentati incendiari, minacce e intimidazioni che negli ultimi anni hanno colpito diverse persone che gravitano intorno alla politica e alla pubblica amministrazione carovignese, inducendo la Dia (Direzione investigativa antimafia) a dedicarvi una parte della relazione sulle attività criminali avvenute in provincia di Brindisi nel secondo semestre 2015: fatti che destano una certa inquietudine, i cui responsabili non sono ancora stati individuati. 

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