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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Debito fuori bilancio con se stesso

CAROVIGNO – Il Comune di Carovigno ha un debito fuori bilancio con se stesso, o meglio con una sua società partecipata, la multiservizi Carbinia Spa. E questa sorpresa, secondo l’opposizione di centrosinistra, prelude al massiccio ricorso al recupero tributario per tappare i buchi. Si prevede un ritorno delle “cartelle pazze”, fenomeno ricorrente negli ultimi anni a Carovigno. La denuncia viene dal Pd locale, dopo che il 6 ottobre il consiglio comunale di Carovigno ha sancito la legittimità di due debiti fuori bilancio per 440mila euro – tanti per un Comune di 15mila abitanti, e di questi tempi – assunti per fronteggiare, in sintesi, alcune ingiunzioni di pagamento.

CAROVIGNO – Il Comune di Carovigno ha un debito fuori bilancio con se stesso, o meglio con una sua società partecipata, la multiservizi Carbinia Spa. E questa sorpresa, secondo l’opposizione di centrosinistra, prelude al massiccio ricorso al recupero tributario per tappare i buchi. Si prevede un ritorno delle “cartelle pazze”, fenomeno ricorrente negli ultimi anni a Carovigno. La denuncia viene dal Pd locale, dopo che il 6 ottobre il consiglio comunale di Carovigno ha sancito la legittimità di due debiti fuori bilancio per 440mila euro – tanti per un Comune di 15mila abitanti, e di questi tempi – assunti per fronteggiare, in sintesi, alcune ingiunzioni di pagamento.

Premettendo che il Pd ritiene “lievitati oltremodo” i costi della Carbinia, che sarebbe non controllata dal Comune, ma di fatto fuori controllo, non è plausibile la ragione – sempre secondo l’opposizione – che ha provocato il ricorso al debito fuori bilancio per il pagamento di servizi resi peraltro nel 2009 da una società che è legata al Comune da un contratto.

Quei costi sono stati fatturati dalla società multiservizi all’inizio del 2010 pur riferendosi all’anno precedente, accusa il Pd, e l’amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Zizza, attivando la procedura del debito fuori bilancio ha aggirato “la sanzione del patto di stabilità, che imponeva all’amministrazione di essere particolarmente virtuosa, di ridurre i costi, tagliare la spesa inefficiente, eliminare i privilegi e non rinviare agli anni successivi il pagamento di servizi erogati (?) in violazione dei patti e senza copertura finanziaria”.

Il Comune “invece di vigilare sui costi della Carbinia, ormai lievitati oltremodo, e sulla corretta gestione del servizio e della sua rendicontazione, fa fronte a costi non altrimenti giustificabili, con l’escamotage del debito fuori bilancio”, dicono dall’opposizione di centro sinistra. Adesso il punto è che, sempre secondo il Pd, i 7 milioni di avanzo di bilancio con i quali far fronte al debito almeno 6 sarebbero virtuali, perchè “introiti che si stima deriveranno dagli accertamenti tributari”. E allora, conclude il Pd di Carovigno, mentre non parte il servizio di mensa scolastica e nelle scuole comunali la carta igienica e il sapone se lo portano da casa i bambini, non resta che aspettarsi un’ondata di cartelle esattoriali.

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