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Cronaca

Anche la colmata di Capobianco tra le opzioni per spostare il relitto del traghetto

C'è anche la colmata di Capobianco, confiscata nell'ambito del processo per i casi di corruzione, falso e abuso di ufficio che segnarono l'iter autorizzativo del progetto del rigassificatore British Gas, tra le opzioni per spostare da Costa Morena il relitto del traghetto Norman Atlantic, una volta che lo stesso sarà in totale sicurezza

BRINDISI - C'è anche la colmata di Capobianco, confiscata nell'ambito del processo per i casi di corruzione, falso e abuso di ufficio che segnarono l'iter autorizzativo del progetto del rigassificatore British Gas, tra le opzioni per spostare da Costa Morena il relitto del traghetto Norman Atlantic, una volta che lo stesso sarà in totale sicurezza, e quindi procedere allo sbarco delle carcasse dei veicoli che si trovano a bordo, ormai consunti dal fuoco, e alle esplorazioni alla ricerca di tracce di eventuali altre vittime. E' una idea, da valutare, messa sul tavolo dal comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Mario Valente.

L'autoscala con cui i vigili del fuoco salgono a bordo-3Intanto stamani è stato messo appunto assieme al procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, a Brindisi per partecipare ad un vertice tecnico in Capitaneria, il piano per domare definitivamente l'incendio a bordo della nave, il quale ha confermato anche che esiste una ipotesi Capobianco.“Spareremo acqua nebulizzata all’interno dei vari comparti della nave utilizzando un cannone ad altissima pressione. Credo che questa operazione si avvierà domani”, ha detto il procuratore Giuseppe Volpe al termine dell'incontro con i tecnici e con il pm Ettore Cardinali cui è stato affiancato, per l’indagine sul naufragio della Norman Atlantic, un altro sostituto procuratore, Federico Perrone Capano.

“Si sta cercando di capire dove trasferire il traghetto per poter operare successivamente”, ha poi dichiarato Volpe in riferimento agli argomenti trattati nel vertice.“La situazione è completamente sotto controllo, non c’è nessun rischio. La tempistica che stiamo seguendo è la più rapida che si possa osservare in condizioni di sicurezza per le persone e per l’ambiente”. Volpe ha aggiunto che "abbiamo incontrato dei rappresentanti di Legambiente perché nessun trasferimento del traghetto verrà operato con rischi di danno per l’ambiente”. Il procuratore ha poi lasciato la capitaneria per compiere un sopralluogo nel porto di Brindisi.

Il procuratore Volpe davanti alla Capitaneria-2Il piano formulato in Capitaneria prevede che si pratichi un foro nella murata di sinistra della nave Norman Atlantic, all’altezza di ponte 3, quello dove non si era ancora riusciti a penetrare a causa delle alte temperature. Lo hanno detto il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Mario Valente, e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Michele Angiuli, al termine dell’incontro con i tecnici e con il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe, e i sostituti Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano. “Nei ponti 3, 2 e 1 c’è ancora fuoco vivo, in fase nascosta ma sempre presente, le temperature rilevate ieri sono di 180 gradi. Vanno attuate soluzioni drastiche" (Nella foto, il procuratore Volpe a Brindisi).

Angiulli e Valente-2"Attraverso quel foro potremo gettare acqua nebulizzata ad alta o media pressione che ci garantisce lo spegnimento dell’incendio senza alcuna conseguenza per lo stato dei luoghi e in sicurezza”. Ad occuparsene sarà una ditta di Taranto: “E’ la prima volta che si opera con questa tecnologia in una emergenza di questo tipo”. Ha confermato Angiuli. “Già da oggi pomeriggio – ha spiegato il comandante del porto Mario Valente – inizieranno i sopralluoghi tecnici per predisporre il piano di lavoro” (Nella foto, Angiulli e Valente).

L'ipotesi Capobianco, ad incendio domato, terrebbe la nave lontana da quasi tutte le attività commerciali del porto, e consentirebbe di disporre di tutto lo spazio necessario per sbarcare i resti dei mezzi che si trovani nei garage e di trattenerli senza problemi di tempi, sia per le ispezioni e le perizie d'ufficio e di parte che per le procedure di smaltimento. In aggiunta si può anche usare un grande pontone costato 800mila euro all'Autorità Portuale, ed oggi all'ormeggio inutilizzato ad una banchina del Seno di levante, che era stato costruito per consetire le operazioni di imbarco e sbarco contestuale di due traghetti delle linee con l'Albania, quando era in funzione il Terminal di Levante (Qui sotto, le immagini della banchina della colmata British Gas di Capobianco e del pontone dell'Autorità Portuale).

Il punto della colmata dove esiste una banchina in cemento-2

Il grande pontone costruito per consentire lo sbarco degli automezzi di due traghetti contemporaneamente-2

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