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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Degennaro si difende davanti al Gip

BARI - Tangentopoli barese: gli indagati si difendono. È durato meno di un'ora l'interrogatorio di garanzia di Gerardo Degennaro, amministratore di fatto della Dec Spa e consigliere regionale Pd, agli arresti domiciliari dal 13 marzo scorso con le accuse di frode in pubbliche forniture, falso e corruzione nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bari sul presunto malaffare nelle opere pubbliche realizzate dalla Dec a Bari dal 2004 ad oggi. Degennaro ha risposto alle domande del gip, Michele Parisi, spiegando, per quanto riguarda le contestazioni di falso e frode nei progetti per i due parcheggi interrati di piazza Giulio Cesare e piazza Cesare Battisti, di non esser un tecnico e quindi di non essersi mai occupato degli aspetti tecnici dell'appalto in ragione del suo ruolo di amministratore all'interno della società.

BARI  - Tangentopoli barese: gli indagati si difendono. È durato meno di un'ora l'interrogatorio di garanzia di Gerardo Degennaro, amministratore di fatto della Dec Spa e consigliere regionale Pd, agli arresti domiciliari dal 13 marzo scorso con le accuse di frode in pubbliche forniture, falso e corruzione nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bari sul presunto malaffare nelle opere pubbliche realizzate dalla Dec a Bari dal 2004 ad oggi. Degennaro ha risposto alle domande del gip, Michele Parisi, spiegando, per quanto riguarda le contestazioni di falso e frode nei progetti per i due parcheggi interrati di piazza Giulio Cesare e piazza Cesare Battisti, di non esser un tecnico e quindi di non essersi mai occupato degli aspetti tecnici dell'appalto in ragione del suo ruolo di amministratore all'interno della società.

Lo stesso imprenditore barese ha contestato anche le accuse di corruzione nei confronti di Gennaro Russo, dirigente regionale responsabile della procedura Via arrestato nella stessa indagine (uno sconto di 18mila euro sull'acquisto di un appartamento) e nei confronti di Giovanni Micunco, ex comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, al quale la Dec avrebbe pagato cinque mila euro di fornitura alimentare come contributo per la festa di Santa Barbara.

Degennaro avrebbe  detto di aver offerto un contributo alla festa dei Vigili e non direttamente all'allora comandante. È attualmente in corso l'interrogatorio di Daniele Giulio Degennaro, direttore generale della Dec Spa, anche lui ai domiciliari da una settimana con le accuse di frode in pubbliche forniture, falso, corruzione e truffa con riferimento anche all'appalto per il Centro Direzionale del San Paolo.

Sempre stamane è stato ascoltato, in sede di  interrogatorio di garanzia, anche Daniele Degennaro, fratello di Gerardo, direttore generale della Dec Spa, nonché presidente regionale di Federalberghi, anch’egli finito ai domiciliari la settimana scorsa. La sua audizione è durata poco più di 2 ore.

Daniele Degennaro - a quanto si è saputo - ha risposto a tutte le domande del gip Michele Parisi, ribadendo anche lui di non essersi mai occupato di questioni tecniche inerenti collaudi e progetti, ma di gestire l'organizzazione della società. In aula erano presenti anche i pm che hanno coordinato le indagini della Guardia di Finanza, Renato Nitti e Francesca Romana Pirrelli. Con i due di oggi, si sono conclusi gli interrogatori di garanzia dei sette arrestati. L'unica a chiedere la revoca della misura cautelare è stata Anna Maria Curcuruto, dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Bari, interrogata ieri sugli episodi di falso, truffa e frode che la procura le contesta in relazione al progetto per il centro direzionale.

Le indagini sono relative alla costruzione di opere edilizie, tra cui grandi parcheggi sotterranei nel capoluogo pugliese: in piazza Giulio Cesare, principalmente, davanti al Policlicnico, ma anche in quello di piazza Cesare Battisti, sempre a Bari. I parcheggi sono stati realizzati negli anni scorsi dalla società “Dec” dei fratelli De Gennaro che ha goduto – secondo l’accusa – della coperture e della complicità offerta da dirigenti comunali. Complessivamente sono 51 gli indagati nell’inchiesta.

Quella sui parcheggi non è la sola indagine della procura di Bari sul gruppo Dec. Sempre la Finanza sta verificando la correttezza dell’operazione sul Direzionale del San Paolo.

Mentre è in fase avanzata l’inchiesta sulle case di via Pappacena. Si tratta di abitazioni realizzate sulla base di un accordo di programma con il ministero che prevedeva la realizzazione di alloggi per le forze dell’ordine. Nessun poliziotto ha però partecipato al bando della Prefettura con il quale le case sono state messe all’asta per l’affitto. “Troppo alti i canoni per i reali prezzi di mercato” denunciarono i sindacati di polizia.

Così è stato possibile vendere quelle abitazioni ai privati. Meccanismo simile è valso per i 50 alloggi di edilizia agevolata, sempre in via Pappacena, che dovrebbero andare in fitto per i prossimi 16 anni.

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