BRINDISI – Quella fermata dell’autobus in mezzo a un’aiuola trascurata, circondata da erbacce e dai calcinacci che si staccano da un muretto, è l’immagine più emblematica dello stato di degrado in cui versa via Pellizza da Volpedo, al rione Sant’Elia.  Eloquenti sono le foto pubblicate a corredo di questo articolo, inviate in redazione da un gentile lettore.

I  marciapiedi non esistono. I cordoli delle aiuole (se così le si può definire) sono un optional. Il muro perimetrale che circonda un terreno privato, nei pressi di un noto impianto sportivo, se ne sta cadendo a pezzi. E l’indicazione della via impressa su di esso (via Giuseppe Pellizza da Volpedo appunto) sta lentamente scomparendo. Tutto questo, in un’importante arteria in cui insistono campi da calcio e una palestra di ginnastica artistica frequentata da tanti giovani.

“Per non parlare - segnala lo stesso lettore che ci ha inviato le foto - di quei poveri disabili su sedia a rotelle costretti a procedere in mezzo alla strada, in prossimità di curve, proprio per la mancanza di marciapiedi”. E poi ci sono cumuli di rifiuti abbandonati ai margini della strada: sacchi di plastica, bottiglie, materiale edile di risulta e persino la parte posteriore di un vecchio televisore.

La totale assenza di controlli, del resto, incentiva l’inciviltà degli inquinatori. I residenti del posto cercano da tempo di sensibilizzare gli enti competenti sui disagi con cui devono combattere ogni giorno. E visto che squadre di Monteco e della Multiservizi, da qualche giorno, sotto la regia della polizia municipale, hanno avviato una serie di interventi di decoro urbano nelle aree più degradate del capoluogo, sarebbe il caso di fare una capatina anche in questo scorcio dimenticato di periferia.