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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Demoliscono e ricostruiscono trullo invece di ristrutturarlo: denunciati

Realizzazione di opera edilizie in area sottoposta a vincolo paesaggistico in totale difformità rispetto al permesso di costruire e distruzione o deturpamento di bellezze naturali

Realizzazione di opera edilizie in area sottoposta a vincolo paesaggistico in totale difformità rispetto al permesso di costruire e distruzione o deturpamento di bellezze naturali. Sono queste le accuse mosse contro due brindisini e un leccese dai carabinieri della stazione Forestale di Gallipoli unitamente al personale del Nucleo di polizia edilizia della polizia locale di Nardò, Lecce. I tre, C.M. 66 anni e G.M. 73 anni di Brindisi e O.M. 71 anni di Lecce a Torre Mozza, località marittima del comune di Nardò, stavano realizzando opere edilizie, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, in totale difformità rispetto al permesso di costruire.

In particolare, al momento del sopralluogo, “è stato riscontrato un intervento edilizio in corso d'opera, parzialmente puntellato tramite puntelli in acciaio, eseguito in totale difformità rispetto a quanto autorizzato”, si legge in un anota dei carabinieri di Lecce. “La stessa opera, infatti, rappresenta un organismo edilizio integralmente diverso, per tipologia costruttiva e materiali impiegati, rispetto all'originario manufatto rurale (trattasi di un trullo) per il quale era stato autorizzato il recupero strutturale, sulla medesima area di sedime. Il trullo originario, invece, risulta completamente demolito mentre al suo posto risulta realizzato un manufatto in conci di tufo con cupola in cemento armato”. 

E’ stato riscontrato inoltre, “un ampliamento al summenzionato manufatto risultante anch'esso difforme rispetto a quanto riportato nel titolo abilitativo rilasciato; tale intervento, seppur assentito con permesso di costruire, risulta infatti in contrasto con la normativa urbanistica vigente in quanto è stata applicata la disciplina del c.d. “piano casa” in una zona ove la stessa disciplina risulta preclusa dal vigente regolamento comunale”. Le opere sono state sequestrate.

A Porto Cesareo (Le), località Chiuserelle, invece, i militari della locale stazione carabinieri, a conclusione di attività d’indagine mirata alla prevenzione del deturpamento ambientale, hanno denunciato un 74enne di Torre Santa Susanna residente a Porto Cesareo perché ha realizzato una recinzione in rete metallica assicurata a paletti in ferro per una lunghezza  450 mt, senza previste autorizzazioni. La struttura è stata sottoposta a sequestro.

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