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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Lista d'imbarco falsificata": denuncia superstiti e richiesta sequestro beni armatori

Potrebbe essere collegato al "trucco" della compilazione di liste di imbarco con un numero di passeggeri inferiore a quello reale, sia per pagare meno tasse portuali sia per evadere l'obbligo della presenza del medico di bordo, che scatta dalla presenza di 500 passeggeri in poi, il mistero non ancora risolto del numero dei dispersi della Norman Atlantic

BRINDISI - Potrebbe essere collegato al "trucco" della compilazione di liste di imbarco con un numero di passeggeri inferiore a quello reale, sia per pagare meno tasse portuali sia per evadere l'obbligo della presenza del medico di bordo, che scatta dalla presenza di 500 passeggeri in poi, il mistero non ancora risolto del numero dei dispersi della Norman Atlantic. Lo sostiene un pool composto dagli avvocati Alessandra Guarini, Cesare Bulgheroni e Massimiliano Gabrielli, già impegnati nel processo per il naufragio della Costa Concordia, ai quali si sono rivolti alcuni superstiti del traghetto andato a fuoco, che sta presentando una denuncia alla procura di Bari per attentato alla sicurezza dei trasporti tramite falsificazione dei documenti di bordo. Contestualmente, i tre avvocati hanno chiesto anche il sequestro immediato in tutto il territorio nazionale dei beni delle società armatrici armatrici Visemar e Anek, a garanzia dei futuri risarcimenti delle parti lese. In particolare, viene sottolineato come la lista d'imbarco con 499 passeggeri iscritti sia stata compilata forse proprio per evadere l'obbligo del medico di bordo.
 



 

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