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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Michele Salentino

Reflui di frantoio sversati illecitamente nelle campagne: una denuncia

Nei guai il titolare di un'impresa situata nell'agro di San Michele Salentino, a seguito di un controllo dei carabinieri forestali

SAN MICHELE SALENTINO – I reflui di un frantoio venivano sversati nei terreni agricoli, senza alcuna traccia documentale. I carabinieri della stazione Forestale di Ceglie messapica hanno denunciato a piede libero il titolare di un’azienda agricola con sede nelle campagna di San Michele Salentino (il 35enne G.C.) per il reato di spandimento di acque reflue di vegetazione in violazione del Regolamento Regionale n. 27/2007, come previsto dall’ articolo 137, comma 14, del “Testo Unico Ambientale”.

I carabinieri hanno scoperto questa presunta irregolarità nell’ambito dei controlli sui frantoi oleari, in relazione soprattutto all’ utilizzo delle acque reflue di vegetazione e di lavaggio delle olive, nonché delle sanse umide. Come è noto, secondo la disciplina della Legge n. 574 del 1996, e più nello specifico nella regione Puglia secondo il Regolamento n. 27/2007, l’ utilizzo dei sottoprodotti dell’ attività dei frantoi è consentito per migliorare le caratteristiche fisiche e chimiche dei terreni agricoli, a patto che siano rispettati dei limiti massimi per superficie (massimi da 50 a 80 metri cubi per ettaro l’ anno), che la stessa non abbia pendenze accentuate (superiori al 15 percento), che i terreni non siano allagati, per evitare i cosiddetti fenomeni di “lagunaggio” (ristagno con emissione di caratteristici cattivi odori), e che la distanza dalle aree urbane sia di almeno 200 metri..

Per tali ragioni l’utilizzazione agronomica delle acque di frantoio è soggetta a comunicazione preventiva con le necessarie indicazioni, utili per gli eventuali controlli di rito. Durante uno di questi controlli, dunque, i Forestali hanno accertato che dell’attività di smaltimento o recupero dei reflui di un frantoio oleario non vi era alcuna traccia documentale, né come sottoprodotti riutilizzati in terreni agricoli (attraverso comunicazioni e documento di trasporto), né tantomeno come rifiuti (assenza di un registro di carico e scarico). Per questo il titolare dell’attività è stato denunciato. 

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