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Martedì, 30 Maggio 2023
Cronaca

Tagliavano querce nel Bosco del Compare: sorpresi e denunciati

Quattro soggetti di Carovigno: sequestrati motoseghe e motocarro con già sei quintali di legna pregiata da vendere in nero

BRINDISI – Non erano poveracci costretti a rimediare legna da ardere per riscaldare la casa, ma soggetti che alimentavano un commercio illegale di combustibile pregiato a danno del patrimonio boschivo del territorio e di specie importanti di piante, come le querce, che se nel Medioevo coprivano ancora vaste estensioni dell’attuale provincia brindisina prima di essere abbattute per far posto agli uliveti, oggi sopravvivono solo nelle riserve istituite da Regione e Provincia.

I carabinieri forestali li hanno colti all’opera nel Bosco del Compare (che è di proprietà privata) alle porte del capoluogo, e li hanno denunciati sequestrando un motocarro già carico di sei quintali di ceppi di quercia ricavati da alberi appena tagliati, e due motoseghe assieme alla scorta di carburante per il loro funzionamento.

Ora quattro persone, tutte di Carovigno (da dove erano partite per raggiungere il bosco nei pressi di Brindisi), dovranno rispondere di concorso di furto aggravato ai danni di un bene tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo “Urbani 42/2004) e deturpamento di bellezze naturali. Si tratta di C.E. di 47 anni, L.C. di 48 anni, P.P di 34 anni e C.O. di 31 anni.

Bosco Compare 4-2

Il controllo dei boschi

“Nella stagione invernale, purtroppo, aumentano i furti di legna, anche pregiata come quella di quercia, e pure in una provincia, come quella di Brindisi, estremamente povera di boschi”, spiegano i carabinieri forestali del comando provinciale di Brindisi. “Purtroppo la legna da ardere di quercia è molto richiesta, ed anche ben pagata, sul mercato nero dei combustibili vegetali, sia per riscaldamento in abitazioni private, sia per esercizi di ristorazione (pizzerie)”.

E proprio per questo le aree forestali del territorio sono sottoposte a stretta sorveglianza dai carabinieri forestali, in particolare il Bosco del Compare, polmone verde alle porte del capoluogo, costituito soprattutto da querce sempreverdi e caducifolie, con esemplari anche maestosi, e quelli di Colemi, di Santa Teresa e dei Lucci, dove sono anche presenti imponenti querce da sughero, testimonianze uniche di questa specie su tutto il versante adriatico della penisola.

E’ stato nel corso di uno di questi servizi pianificati che ne, tardo pomeriggio, i militari della stazione forestale di Brindisi, in pattugliamento nella zona del “Bosco del Compare”, a nord-ovest della città, hanno avvertito distintamente il caratteristico rumore di motoseghe in azione, cogliendo in flagrante i quattro “boscaioli” giunti da Carovigno.

La difesa delle persone denunciate

A proposito della vicenda, riportiamo anche le dichiarazioni del difensore di due delle persone denunciate, C.O. ed L.C. avvocato Vincenzo Lanzilotti: "Gli gli alberi che secondo le accuse sarebbero stati tagliati dai miei assistiti erano già riversi sul terreno; - nel capo di imputazione provvisoria il reato non risulta "aggravato ai danni di un bene tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo “Urbani 42/2004) e deturpamento di bellezze naturali“ così come indicato nel vostro articolo; l'autocarro, le motoseghe e il carburante sono stati già dissequestrati; si contesta un unico furto di circa 6 quintali di legna con nessun riferimento alla presunzione che i miei assistiti alimentassero un commercio illegale“.

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