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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Deposito idrocarburi nel porto: "Regione, Provincia e Comune dicano no"

Il “Forum Ambiente e Sviluppo” invita Provincia, Comune e Regione a opporsi alla realizzazione di un deposito di idrocarburi nell’area prospiciente la banchina di Costa Morena riva del porto di Brindisi”

BRINDISI – Il “Forum Ambiente e Sviluppo” invita Provincia, Comune e Regione a opporsi alla realizzazione di un deposito di idrocarburi (benzina e gasolio) nell’area prospiciente la banchina di Costa Morena riva del porto di Brindisi”, come previsto da un progetto presentato dalla società “Brundisium Spa”. Il Forum rende noto che il prossimo 31 maggio scadrà il termine per le presentazione delle osservazioni riguardanti tale progetto. 

Dall’avviso al pubblico emergeva che era stata presentata al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e al Ctr (Comitato tecnico Regionale) della Regione Puglia “la documentazione integrativa – si legge in una nota del Forum - per la procedura di valutazione di impatto ambientale relativa al progetto”. 

Il progetto dell’impianto prevede la realizzazione di  quattro serbatoi di 6000 metri cubi per il gasolio e quattro di 3000 per la benzina (tutti L'ubicazione del deposito e la distanza dalla città-2-2-2fuori terra), per uno stoccaggio totale di 36 mila metri cubi. L’avviso avvertiva che eventuali osservazioni in merito  alla sicurezza  del deposito devono essere inviate al Ctr della Regione Puglia entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso stesso vale a dire  entro il 31 maggio prossimo.

Il Forum fa notare “che nella stessa area portuale avviene lo scarico di gas Gpl per la società  Costiero Adriatico e di carbone per l’Enel e che in essa si svolge un continuo traffico di passeggeri e merci varie auspicabilmente  destinato a crescere nel tempo, senza contare il sovrastante cono di atterraggio degli aerei”. 

Per il Forum dunque è "insensato voler aggiungere  in quell’area  un deposito di  idrocarburi col conseguente traffico di navi cisterna per il loro trasporto”. “Gli idrocarburi – si legge ancora nella nota del forum - che sono classificati come merci pericolose, allo stesso modo in cui la  benzina e il gasolio sono valutate come sostanze altamente  infiammabili e perciò classificate rispettivamente in categoria A e B sin dal  D.M. 31/07/34”.

Rifacendosi al “comune buonsenso” e a un “doveroso senso di responsabilità”,  il Forum rimarca che “di fronte a simili iniziative non si dovrebbe mai dimenticare la complessa e per certi aspetti drammatica  situazione ambientale del territorio di Brindisi e neppure la sua storia carica di scelte sbagliate che hanno fatto pagare alla nostra popolazione enormi costi: sociali per la incompatibilità di tali scelte  con le vocazioni turistiche della città e umani per i danni arrecati alla salute di tanti cittadini”. 

Il Forum si dice quindi nettamente contrario  alla costruzione di tale deposito e invita “l’amministrazione comunale, nella persona del commissario Cesare Castelli, e quella provinciale, nella persona del suo presidente Maurizio Bruno, a esprimere la decisa contrarietà al progetto degli enti da loro rappresentati”.  

Allo stesso modo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, viene sollecitato “ad esprimere giudizio di compatibilità ambientale negativo in accoglimento delle osservazioni acquisite nel procedimento e di quanto disposto nel Dpr di approvazione del piano di risanamento per l’area ad elevato rischio di crisi ambientale di Brindisi”. “Provvedimento  -conclude il Forum - che prescrisse la chiusura del deposito costiero dell’Agip Covengas  e la delocalizzazione dello scarico delle gasiere dell’area  oggetto del progetto  in ragione della incompatibilità con le altre attività ad alto rischio di incidente rilevante”. 

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