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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Depuratore, il ministro: "Nell'oasi superati i valori degli inquinanti"

"Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso che la Capitaneria ha dato notizia alla procura del superamento dei valori di azoto totale ed escherichia coli sia alla foce che al depuratore". Questo è quanto riferito dal ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, durante il question time alla Camera sullo scarico di acque reflue nella riserva marina protetta

BRINDISI – "Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso che la Capitaneria ha dato notizia alla procura del superamento dei valori di azoto totale ed escherichia coli sia alla foce che al depuratore". Questo è quanto riferito dal ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, durante il question time alla Camera sullo scarico di acque reflue nella riserva marina protetta, autorizzato dalla Regione Puglia lo scorso settembre. 

Nel corso del suo intervento, Galletti ha assicurato che il suo divastero “segue con la massima attenzione la situazione, per intervenire tempestivamente presso le competenti Autorità qualora se ne dovesse verificare la necessità, per i profili di propria competenza”. Il ministro afferma inoltre di essere “in costante contatto con la Capitaneria di porto di Brindisi e col Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto, che su incarico del ministero ha effettuato, lo scorso 3 ottobre, gli opportuni sopralluoghi nell'area protetta interessata dagli scarichi". 

Sull’autorizzazione, a detta del ministro, potrebbero ravvisarsi "profili di violazione della legge". Poi "ulteriori implicazioni derivano dalla presenza del Sito di interesse comunitario 'Torre Guaceto-Macchia San Giovanni' e dalla mancata attivazione della necessaria Valutazione di incidenza".

L'esito delle indagini in corso verrà conosciuto, come annunciato da Galletti, il 27 ottobre. Il ministro ha inoltre ricordato che "il Servizio risorse idriche della Regione Puglia – lo scorso 16 ottobre - richiamava la procedura d'infrazione sulla direttiva acque nonché il procedimento penale in corso, sottolineando che l'autorizzazione provvisoria allo scarico nel 'Canale Reale' costituiva l'unica alternativa valida".

Infine, nell'incontro del 7 ottobre, secondo il verbale della Regione, "Acquedotto Pugliese avrebbe provveduto ad approfondire le opportune soluzioni tecniche per mitigare gli effetti del deflusso dei reflui".

A proposito del deflusso di reflui, va ricordato che ormai da molti anni, alla foce del Canale Reale, c’è divieto di balneazione, nel raggio di 250 metri a destra e a sinistra. Questo tratto di litorale, insomma, era inquinato anche prima dell’attivazione del nuovo depuratore, il cui impatto va valutato con accuratezza. 

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