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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Deputati brindisini a Montecitorio: debutto tra una settimana

Antonino si sospende da segretario provinciale del Pri: “Resto militante, ma non voglio essere boccone indigesto, in contraddizione con il rinnovamento tenuto conto del mio vecchio patteggiamento”. Pronto codice etico da sottoporre ai partner del centrodestra. Fi alle prese con richieste di ingressi di ex Pd e moderati

BRINDISI -  Conto alla rovescia per il “primo giorno” a Montecitorio da deputati della Repubblica impegnati nella XVIII legislatura. Count-down in vista della convocazione per il prossimo martedì 20 marzo: sette giorni al debutto nella dimensione governativa del Paese per i brindisini eletti alle politiche del 4 marzo, quando gli onorevoli muoveranno i primi passi.

La convocazione per i neo deputati

mauro dattis e antonio tajani-2La notifica legata alla necessità di andare a Roma prima dell’effettivo insediamento dei due rami del Parlamento, è legata alla necessità di svolgere una serie di “adempimenti amministrativi”, stando alla comunicazione arrivata ieri agli onorevoli Mauro d’Attis, di Brindisi città, eletto per Forza Italia (nella foto accanto con Antonio Tajani), Giovanni Luca Aresta di Mesagne e Anna Macina di Erchie, entrambi portavoci del Movimento CinqueStelle, e già convocati a Roma nei giorni scorsi dai grillini, protagonisti dell’apoteosi di consensi che ha portato alla sepoltura politica del Pd. Di fronte allo tsnumani dei grillini evidente nel Brindisino tanto quanto nelle altre regioni del Mezzogiorno, forse anche – come sostengono alcuni – come conseguenza delle promesse sul cosiddetto reddito di cittadinanza, Forza Italia ha dato prova di resistenza con D’Attis, dal 94 negli azzurri (è uno dei pochi esponenti politici locali rimasto fedele alla scelta maturata quando era ragazzo, mai un tradimento). E con Luigi Vitali, il coordinatore regionale del partito di Silvio Berlusconi, di Francavilla Fontana, approdato al Parlamento come senatore. Anche in questo caso sono necessari adempimenti amministrativi prima dell’insediamento del Senato, mentre restano i problemi legati alla composizione del governo posto che il primato politico conquistato dal Movimento CinqueStelle è rimasto claudicante di fronte all’avanzata della Lega con Salvini.

Gli adempimenti amministrativi a Montecitorio

ARESTA E MACINA CINQUESTELLE-2-2In attesa che il presidente della Repubblica sciolga il nodo, oggetto di interesse anche della stampa estera, i “deputati della XVIII legislatura” potranno svolgere tutti gli adempimenti preliminari, di carattere amministrativo, a partire dalle 12 di martedì 20 marzo. C’è tempo sino al 27 marzo, tutti i giorni dalle 9 sino alle 20,30. Ad accogliere i neo onorevoli brindisini ci saranno gli “assistenti parlamentari”, ai quali spetta il compito di accompagnare D’Attis, Macina e Aresta (nella foto accanto) nella sala Mappamondo che si trova al IV piano di Palazzo Montecitorio.

La politica locale: Forza Italia tra destra estrema ed ex Pd

A Brindisi città, intanto, il centrodestra fa fatica a raggiungere un’intesa sul candidato sindaco: al momento il nome di Massimo Ciullo, avvocato, ha il consenso della destra ritenuta estrema, rappresentata dalla Lega, il cui leader Matto Salvini ha dato la benedizione via Facebook al legale aspirante primo cittadino, e dai movimenti Sovranista di Cesare Mevoli e Più 39. Forza Italia, invece, non ha espresso l’ok ed è alle prese con le richieste di ingresso nel partito di ex delle amministrazioni guidata da Angela Carluccio e prima ancora da Mimmo Consales, come Luciano Loiacono, espulso dal Pd. Non solo. Rumors sempre più insistenti riferiscono di contatti che una parte dei moderati, quella riconducibili al movimento di Brindisi in Alto di Nando Marino (per lo meno a una corrente) avrebbe con Fi. Si riferisce dell’obiettivo di raggiungere un accordo, anche per scalzare i centristi riferibili a Marcello Rollo. Situazione in evoluzione, secondo indiscrezioni.

Il Pri e l’autosospensione di Antonino

L'ex sindaco Giovanni Antonino-2Di certo c’è che l’altro partner della coalizione, il Pri, è costretto a fare i conti con il passo indietro di Giovanni Antonino: l’ex sindaco nella giornata di ieri si è “autosospeso dall’incarico di segretario provinciale del partito” che gli era stato affidato dal segretario nazionale Corrado De Rinaldis Saponaro. Il motivo? Il seguente: “Non voglio essere boccone indigesto, essendo stato per qualcuno difficile da digerire, e questo in contraddizione con il rinnovamento predicato dal Pri, resto comunque militante”, ha scritto nella lettera, Antonino che ammette di essere stato “protagonista del passato, nel bene e nel male”, dopo aver fatto riferimento alle vicissitudini giudiziarie. Con onestà riconosce che non è possibile cancellarle, pur essendo trascorso diverso tempo.  

“Per non lasciare il Pri privo di guida a livello provinciale ho provveduto con separata nota a conferire ad Antonio Nacci l’incarico di vice segretario provinciale”, si legge nella missiva di Antonino. “Avendo egli guidato per lungo tempo il partito saprà ben gestire la fase che ci separa dalle prossime consultazioni elettorali”. Nacci sarà coadiuvato “in questo difficile compito da Antonio D’Alessandro e Saverio Testini”, entrambi ex assessori di Antonino.

L’eredità dell'ex sindaco

“Nessuna ripercussione a livello cittadino avrà, a mio sommesso avviso, questa sofferta decisione”, scrive ancora. “In questi pochi mesi di attività sul territorio abbiamo costruito nella città di Brindisi, sotto la tua attenta regia, un partito organizzato, capace di attrarre all’impegno politico persone dotate di grande professionalità. Unitamente ai tanti volti nuovi abbiamo registrato con soddisfazione il rinnovato interesse verso il Pri di amici che se ne erano da tempo allontanati”. In questa direzione, Antonino ha ricordato la nascita del movimento femminile e quella della sezione giovanile, oltre alla presenza nella frazione di Tuturano.

L’eredità, tutta interna al Pri, lasciata da Antonino è costituita dalla “lista dei candidati alle prossime consultazioni per il rinnovo del consiglio comunale”: è quasi “ultimata e vede la partecipazione esclusiva di persone che non abbiano mai ricoperto incarichi amministrativi, nel rispetto delle linee guida contenute in quel “Manifesto per un nuovo inizio” che fu a suo tempo condiviso e sottoscritto da 40 professionisti e fatto proprio dalla direzione cittadina”. A questo si aggiunge che la “dirigenza ha affrontato il battesimo del fuoco delle elezioni politiche, che ha visto il nostro partito conseguire nella città di Brindisi un apprezzabile due per cento dei consensi pur avendo operato in condizioni di estrema difficoltà, fuori da ogni coalizione, senza dispiego di risorse”. Hanno tentato la corsa verso Montecitorio Antonio D’Autilia e Francesco Falcone, candidati nei collegi uninominali della Camera e del Senato.

“Pur non rivestendo in questo lasso di tempo alcun ruolo decisionale continuerò a svolgere il mio compito di militante, partecipando alla vita del partito in qualità di semplice iscritto, essendo presente nelle sedi del Partito e nei comitati elettorali e fornendo, se richiesto, il mio contributo di idee e di proposte”, ha precisato Antonino.

Il codice etico

Quanto al codice etico che sarà proposto dal Pri: “Tra le norme previste vi è quella di evitare la candidatura di persone che abbiano subito condanne penali, in specie per reati contro la Pubblica Amministrazione”, anticipa Antonino. “Sarebbe davvero contraddittorio che a farsi portatore di questa esigenza fosse un partito che si facesse rappresentare a livello provinciale, in questo particolare frangente, da una persona che tali condanne ha subito, sia pure secondo la formula del concordato della pena o patteggiamento che dir si voglia”. Il riferimento è a quei tre anni e sei mesi risultato dell’applicazione della pena allargata nell’inchiesta su presunte tangenti – tra condotte che la Procura ritenne corruttive e concussive - che portano a decapitare l’Amministrazione comunale il 9 ottobre 2003. Accuse che Antonino ha sempre respinto, precisando che all’epoca il suo unico obiettivo fosse quello di lasciare il carcere. Diversi coimputati, ha avuto modo di ricordare, sono stati assolti nel frattempo. L’autosospensione di Antonino accompagnerà il pri sino al congresso cittadino.

“Siederò nell’ultima fila in occasione delle manifestazioni di cui il Partito si farà promotore. Ma rimarrò lontano da quel “Palazzo” in cui mi auguro torni a spirare un’aria nuova per restituire a Brindisi ed ai brindisini una speranza”.

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