Dopo la festa, il Parco del Cillarese ridotto a un immondezzaio
Brindisi deve fare ancora molto strada per raggiungere livelli di civiltà europei: ha parchi urbani degni di una città inglese, ma una parte purtroppo rilevante dei suoi abitanti è molto lontana da livelli di civiltà accettabili
BRINDISI – Brindisi deve fare ancora molto strada per raggiungere livelli di civiltà europei: ha parchi urbani degni di una città inglese, la cosa migliore progettata dal ciclo di amministrazioni concluso dall’esperienza Mennitti, ma una parte purtroppo rilevante dei suoi abitanti è molto lontana dall’educazione ambientale, dall’attaccamento al bene comune e dal possesso dei “fondamentali” della convivenza civile.
Ancora una volta i parchi urbani sono stati ridotti ad immondezzai dopo una festa: il video e le foto che alleghiamo a questo articolo documentano lo stato in cui versava stamani l’area del parco del Cillarese dopo essere stato preso d’assalto ieri da centinaia di famiglie brindisine.
GUARDA IL VIDEO SULLA DISTESA DI RIFIUTI NEL PARCO DEL CILLARESE
In un commento al post su Facebook del nostro servizio di ieri sulla festa popolare al parco, un lettore ci contestava che “prendere d’assalto” è una terminologia che presuppone un giudizio negativo, e ci contestava ciò. Noi abbiamo replicato dicendo che la nostra era una valutazione positiva.
Ma oggi, alla luce dello spettacolo della distesa di rifiuti lasciata da quella che non è certo la parte migliore della gente di Brindisi (non bisogna mai incolpare tutti per il comportamento di alcuni), forse sia quel lettore che noi dobbiamo convenire che il cammino verso tempi migliori è ancora lungo. Se incontri contenitori portarifiuti vuoti e spazzatura sui prati, la questione è di arretratezza culturale e sociale. E impunità.
Va anche detto che il Comune di Brindisi fa molto poco per educare, prevenire e reprimere: la storiella del convincimento a comportamenti più civili tramite appelli vari non regge neppure un po’. Servono vigilanza e multe, mentre nelle scuole si insegna educazione civica assieme all’educazione ambientale.
Con poco meno di quattrocento unità tra società di igiene urbana e Brindisi Multiservizi (un esercito in un centro che non raggiunge le 90mila anime), si potrebbe scaricare benissimo il fardello che grava solo sulle spalle di pochi vigili urbani. La società di igiene urbana può sanzionare i trasgressori, e anche la società in house (se lo fa per i parcheggi, può farlo anche per l’abbandono dei rifiuti nei parchi).
Si rivelano sempre più inutili e propagandistici i decantati sopralluoghi. Non si sorveglia in tempo reale questo grande patrimonio verde. Ma forse non sono queste le priorità degli amministratori brindisini. Brindisi resta sporca, trascurata, e un luogo frustrante per chi tra i cittadini osserva comportamenti rispettosi del bene comune ma è sovrastato da spettacoli continui di degrado.