rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Differenziata, sabotaggi e attentato: incontri del Cobas in Comune e Prefettura

BRINDISI – C’è stato un lungo e oscuro boicottaggio all’attività di rilancio della raccolta differenziata a Brindisi, passato quasi sotto silenzio, e culminato nell’attentato intimidatorio contro il caposquadra Monteco Cosimo Di Campi nella notte tra il 17 e il 18 gennaio al rione Sant’Angelo, quando ignoti gli hanno incendiato l’auto parcheggiata in via Aleandro. Lo denuncia ancora una volta il sindacato Cobas del lavoro privato, che ha chiesto per domani, martedì 25 gennaio, un incontro con l’assessore comunale all’Ambiente, Cesare Mevoli, ma nel contempo si appella oltre che alle istituzioni, anche alla magistratura ed alle forze dell’ordine affinché si faccia piena luce sulla vicenda. Incontro richiesto anche alla Prefettura, che ha già dato conferma per domani mattina alle 12,15.

BRINDISI – C’è stato un lungo e oscuro boicottaggio all’attività di rilancio della raccolta differenziata a Brindisi, passato quasi sotto silenzio, e culminato nell’attentato intimidatorio contro il caposquadra Monteco Cosimo Di Campi nella notte tra il 17 e il 18 gennaio al rione Sant’Angelo, quando ignoti gli hanno incendiato l’auto parcheggiata in via Aleandro. Lo denuncia ancora una volta il sindacato Cobas del lavoro privato, che ha chiesto per domani, martedì 25 gennaio, un incontro con l’assessore comunale all’Ambiente, Cesare Mevoli, ma nel contempo si appella oltre che alle istituzioni, anche alla magistratura ed alle forze dell’ordine affinché si faccia piena luce sulla vicenda. Incontro richiesto anche alla Prefettura, che ha già dato conferma per domani mattina alle 12,15.

Il Cobas ricorda, se ce ne fosse bisogno, che la raccolta dei rifiuti solidi urbani è fatta con i soldi dei cittadini, e che il successo della raccolta differenziata non solo migliora la qualità dell’ambiente, ma anche la massa dei rifiuti che finisce in discarica e quindi anche i costi sopportati dalla comunità. Ma per lunghi mesi, da quando Monteco ha sostituito Innovambiente ed ha cercato di compiere la missione affidata dal Comune di Brindisi, e cioè soprattutto quella di portare oltre il 50 per cento la quota di differenziata in una città dove la stessa si aggirava attorno al 15 per cento, è cominciata una catena di piccoli atti di boicottaggio che hanno causato anche danni economici alla stessa Monteco.

La tecnica adottata è quella di mescolare rifiuti urbani ordinari alla plastica, alla carta e al vetro nei contenitori speciali, ma anche – a volte – direttamente nei camion. Ci sono episodi in cui i Tir con la differenziata “contaminata”, partiti dal cantiere Monteco senza consapevolezza da parte dell’azienda sulle aggiunte clandestine fatte ai carichi di plastica e carta, sono stati rimandati indietro della società destinatarie. La “guerriglia”, piaccia o non piaccia questo termine, è rappresentata dallo stillicidio di tali azioni che colpiscono direttamente gli interessi generali dei cittadini ma anche quelli dei lavoratori Monteco.

Cosimo Di Campi stava organizzato una novantina di addetti assegnati proprio alla differenziata: un’altra rottura di equilibri non gradita a qualcuno, che ha deciso di inviare al caposquadra quello che il Cobas definisce nel comunicato “un grave attentato mafioso con cui si vuole chiudere il conto nei confronti di una persona che ha rappresentato un forte ostacolo” al permanere di vecchi assetti ed attività. Di Campi, ad esempio, è stato un promotore del Comitato dei lavoratori Innovambiente” organizzato per rivendicare dalle precedente società di gestione del servizio di igiene urbana il pagamento degli stipendi e della liquidazione “che non è ancora arrivata”. Cosimo Di Campi, poi, “ed uno sparuto gruppo di lavoratori  all’ingresso della nuova azienda Monteco hanno avuto il coraggio di tirarsi fuori  da una guerra fatta combattere ad ignari lavoratori, che avrebbe portato solo vantaggi agli oscuri manovratori”.

Circostanze oggetto di indagine sin dal giugno scorso da parte della Digos e della procura di Brindisi. Tra l'altro, nei mesi Monteco ha puntialmente denunciato alla polizia una lunga catena di episodi di danneggiamenti di automezzi, di cassonetti e di altre attrezzature aziendali, dando corpo ad un voluminoso fascicolo che è l'emblema della situazione. Ma il Cobas vuole affrontare con il Comune e la prefettura anche temi occupazionali che stanno a cuore ai lavoratori Monteco, perciò l’iniziativa degli incontri di domani “sarà anche l’occasione per rappresentare la richiesta avanzata alla Monteco già dalla estate scorsa di occupare personale brindisino al posto di quelli arrivati da fuori provincia ,con la scusa delle ferie”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Differenziata, sabotaggi e attentato: incontri del Cobas in Comune e Prefettura

BrindisiReport è in caricamento