Strada per Villanova: un'oasi ridotta a discarica da inquinatori e ladri di rame
Le guaine dei cavi elettrici puzzano ancora di bruciato: segno evidente che i fili di rame sono stati estratti da poche ore. E se ne trovano a migliaia sulla strada per Villanova, arteria che collega viale Arno con la zona industriale di Brindisi, attraversando le campagne che costeggiano i rioni Perrino, San Paolo e villaggio San Pietro Due. Il tratto finale di tale percorso, impervio e gibboso, è alla mercé di inquinatori e ladri di rame
BRINDISI – Le guaine dei cavi elettrici puzzano ancora di bruciato: segno evidente che i fili di rame sono stati estratti da poche ore. E se ne trovano a migliaia sulla strada per Villanova, arteria che collega viale Arno con la zona industriale di Brindisi, attraversando le campagne che costeggiano i rioni Perrino, San Paolo e villaggio San Pietro 2. Il tratto finale di tale percorso, impervio e gibboso, è alla mercé di inquinatori e ladri di rame.
Una discarica abusiva in cui vengono staccati rifiuti pericolosi: parti di automobili (pezzi di carrozzeria e di radiatore, portiere, parafanghi, copertoni, cerchioni), frammenti di amianto, sacchetti stracolmi in rifiuti industriali, cumuli di materiale edile da risulta. Alcuni abituali frequentatori della zona industriale segnalano come questa stradina, abbandonata a sé stessa per l’intero arco della giornata, la notte divenga particolarmente trafficata. Perché in tanti vanno lì con l’intento di inquinare e darsi ad attività losche. In mezzo alla vegetazione è stato abbandonato di tutto. Persino materassi, sanitari, televisori, stampanti, teloni e fusti di plastica.
Tutto questo per centinaia di metri: un sentiero della vergogna a pochissimi chilometri dal centro abitato. Una persona ci fa notare che questa area, in passato, è stata sottoposta a diverse opere di bonifica. Ma i malfattori sono costantemente in agguato. I ladri di “oro rosso” che imperversano nella zona industriale, infatti, qui possono agire indisturbati, bruciando i cavi elettrici appena rubati per separare i fili di rame dalla guaina di gomma. E i cumuli di guaine, come detto, sono decine. I segni di bruciatura sul terreno sono evidenti.
Un alberello investito dalle fiamme è stato quasi completamente carbonizzato. Uno degli scorci più lussureggianti dell’entroterra brindisino, sorvolato da falchi e in qualche circostanza anche da fenicotteri, versa ormai in totale stato di degrado e abbandono. Ma si è ancora in tempo per cambiare il corso degli eventi. Basti pensare la strada per Villanova è menzionata nei depliant dedicati agli amanti dei cicloturismo, poiché rientra in un percorso che collega il rione Perrino al bosco di Tramazzone e a varie masserie ubicate nei terreni compresi fra le località Cerano e Tuturano.
Attraverso una radicale opera di bonifica e riqualificazione, dunque, la strada per Villanova potrebbe divenire una piccola oasi nel cuore della zona industriale. Ma intanto bisogna intervenire per ripulirla dai rifiuti. Non può più essere tollerato un simile scempio.