Divieto di avvicinamento, ma aveva anche una pena da scontare
Misura coercitiva del gip per un brindisino. Ma la Mobile lo arresta perchè deve anche scontare quattro anni
BRINDISI – Riceve la notifica di una misura coercitiva per stalking, ma a suo carico c’era anche un ordine di carcerazione per una pena da scontare in carcere di quattro anni, 4 mesi e 17 giorni, e pertanto oltre che essere interdetto per i comportamenti tenuti nei confronti della ex compagna, un uomo di Brindisi è stato anche arrestato per reati commessi tempo addietro.
Per ora la vittima delle azioni persecutorie, dunque, può considerarsi al sicuro. E in ogni caso, qualora l’interessato dovesse tornare in libertà, prima o poi, dovrà rispettare l’ordine del gip altrimenti potrà essere arrestato nuovamente. Le due misure cautelari, che sia direttamente che indirettamente hanno disattivato la spirale di abusi e violenze patite dalla vittima, sono state eseguite della specializzata Sezione reati contro la persona, sessuali e in danno di minori della Squadra Mobile di Brindisi.
Gli investigatori era stati interessati di una delicata vicenda che coinvolgeva la ex compagna della persona poi colpita dai provvedimenti dell’autorità giudiziaria. “Quest’ultima – riferisce la polizia - sarebbe rimasta vittima di varie condotte di natura violenta e persecutoria riferibili all’ex compagno e convivente che, peraltro, avrebbe attuato anche azioni di tipo predatorio ai danni della malcapitata”.
In altre parole, maltrattamenti, atti persecutori di vario genere, oltre che azioni tipo scippo o rapina, tutti fatti avvenuti a Brindisi nel corso del 2017. Tutte le vicende sono state ricostruite e documentate dalla apposita sezione della Squadra Mobile, assieme al sostituto procuratore titolare del caso. Da qui la richiesta al giudice delle indagini preliminari della emissione di una misura coercitiva, in base alla normativa vigente.
Il gip, condividendo le risultanze investigative, ha perciò disposto a carico dell’uomo “il divieto di avvicinarsi alla vittima del reato ed ai luoghi dalla stessa frequentati, mantenendo una distanza non inferiore ai 300 metri dalla citata persona offesa e dall’abitazione della stessa e con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con la donna neppure per il tramite di terze persone”.
Ma a carico del soggetto c’era anche altro: pendeva infatti un ordine di carcerazione per diverse vicende, che ha consentito alla polizia di arrestarlo e trasferirlo nel carcere di via Appia.