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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Dj vittima strada: disposta autopsia

SAN PIETRO VERNOTICO – Disposta l'autopsia sul corpo del 24enne sanpietrano Giuseppe Casole deceduto nel pomeriggio di ieri in seguito a un incidente stradale sulla sp 87 la strada che collega la marina di Campo di Mare a Tuturano e Brindisi. L'incarico verrà conferito nelle prossime ore.

SAN PIETRO VERNOTICO – Disposta l'autopsia sul corpo del 24enne sanpietrano Giuseppe Casole deceduto nel pomeriggio di ieri in seguito a un incidente stradale sulla sp 87 la strada che collega la marina di Campo di Mare a Tuturano e Brindisi. L'incarico verrà conferito nelle prossime ore, l'esame servirà per stabilire la causa del decesso del giovane dj sanpietrano, giunto con un politrauma all'ospedale Perrino di Brindisi e deceduto durante la tac.

Il pubblico ministero di turno Antonio Costantini ha aperto, come per prassi, un'indagine per omicidio colposo, sconosciuti al momento i nomi di coloro che saranno iscritti nel registro degli indagati ma, come atto dovuto, ce ne saranno. L'inchiesta servirà anche e soprattutto per escludere eventuali responsabilità in ordine a colpa medica. Il 24enne è morto in ospedale, circa due ore dopo il suo arrivo al Pronto soccorso, la famiglia vuole chiarezza su quello che è accaduto e soprattutto capire se l'amato figlio si sarebbe potuto salvare.

Stabili invece le condizione dell'altro giovane coinvolto nell'incidente, un 17enne sanpietrano, amico del 24enne. Ha riportato una frattura alla tibia e al perone ed è ricoverato nel reparto di ortopedia.

I due nel pomeriggio di ieri viaggiavano, a bordo di una moto Suzuki 400, in direzione Tuturano quando per cause non ancora accertate una Peugeot 308 condotta dalla 48enne di Trepuzzi, P.M., proveniente dal senso opposto ha invaso la corsia dove viaggiava lo scooter travolgendo il mezzo a due ruote. Un impatto inevitabile che ha sbalzato entrambi gli occupanti sull'asfalto. Il minorenne che occupava il posto del passeggero è finito in un canalone di scolo dell'acqua piovana. Nessuno dei due ha perso conoscenza, il 24enne aveva riportato una profonda ferita alla coscia ma le sue condizioni non sembravano gravi, il suo cuore, però, ha cessato di battere un paio di ore dopo mentre i sanitari del Perrino facevano di tutto per salvargli la vita.

Entrambi i mezzi sono stati sequestrati.

La notizia della morte del giovane sanpietrano ha scosso l'intero Paese, la famiglia è molto conosciuta, il padre Maurizio era titolare di un mobilificio oggi ha una falegnameria, Giuseppe lavorava con lui, il tempo libero lo dedicava alla sua grande passione, la musica. Grazie alle sue doti canore era conosciuto da tutti i giovani della sua età, si esibiva in numerosi lidi della zona, era uno dei dj più noti del brindisino. Un ragazzo solare, dal sorriso sempre smagliante.

La morte per il giovane Giuseppe è giunta a tre anni esatti dal decesso di un'altra vittima della strada, il 30enne sanpietrano Stefano Cacudi, anche lui noto dj amato dai giovani del posto. Chi ha conosciuto il 30enne che perse la vita il 23 luglio del 2010 alle porte di Squinzano, non ha potuto fare altro che paragonare le due tragedie, tornando con i pensieri a tre anni fa, quando, una calda giornata di luglio fu scossa da una terribile notizia. Ne è testimone il social network Facebook dove in molti hanno manifestato rabbia e dolore per la perdita di queste due giovani vite che durante la loro esistenza con il loro sorriso e la loro allegria hanno lasciato il segno.

 

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