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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

“Domenica altri 15 netturbini assenti". In procura lista dei lavoratori da assumere

"Domenica altri 15 operatori della società Ecologica erano in malattia: l'ho appreso quando ho chiamato la sede per lamentarmi dei cestini ancora pieni di rifiuti nei giardinetti del Monumento al Marinaio che ho voluto controllare di persona, io che secondo qualcuno sono l'assessore che non fa un bel niente".

BRINDISI – “Domenica altri 15 operatori della società Ecologica erano in malattia: l’ho appreso quando ho chiamato la sede per lamentarmi dei cestini ancora pieni di rifiuti nei giardinetti del Monumento al Marinaio che ho voluto controllare di persona, io che secondo qualcuno sono l’assessore che non fa un bel niente”.

Lo sfogo con annessa denuncia pubblica su nuovi assenti porta la firma del titolare della delega all’Igiene Urbana del Comune di Brindisi, Antonio Monetti, stanco di fare da bersaglio alle freccette lanciate dai consiglieri di opposizione espressione del centrodestra che proprio di fronte ai rifiuti, ai cassonetti stracolmi e maleodoranti, alle strade sporche e al proliferare di insetti e affini, hanno riscoperto il feeling mancato in occasione delle elezioni regionali. In gruppo, da Forza Italia ai neo nati Conservatori e riformisti di imprinting fittiano, sino ad arrivare a Noi con Salvini, hanno sparato anche stamattina dopo aver consegnato un esposto al Dipartimento di Igiene dell’Azienda sanitaria locale, con corredo fotografico.

Monetti qualche sassolino dalle scarpe costretto a calzare ogni giorno da quando ha deciso di controllare lui stesso le condizioni igienico-sanitarie in cui versa la città, se l’era già tolto durante i lavori dell’ultimo Consiglio comunale dedicati al bilancio di previsione 2015, con capitolo ad hoc sull’aumento della Tassa sui rifiuti, la Tari, che aveva mandato su tutte le furie il tridente d’attacco composto da Mauro D’Attis, Massimiliano Oggiano e Giampiero Pennetta. Stamattina c’è stata la seconda puntata, sull’onda delle ultime novità, da quella legata alle assenze registrare tra i dipendenti della società Ecologica, titolare del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, sollevata da BrindisiReport, per arrivare al presunto caso di una parentopoli tra le assunzioni di dieci unità per lo svolgimento del servizio aggiuntivo di taglio dell’erba, tramite una Onlus di San Pietro Vernotico.

Punto di partenza per respingere ogni accusa ai mittenti, la domanda: “Di chi è la colpa se Brindisi è in queste condizioni? Dell’assessore non credo, della società non penso. Vero è che manca l’educazione ambientale, visto che non si rispetta l’orario per il conferimento dei sacchetti della spazzatura che va dalle 19 sino alle 23”, ha detto Monetti in apertura della conferenza stampa che si è svolta stamattina a Palazzo Nervegna,. “Basta affacciarsi in strada, sotto casa nostra, per avere un’idea: ognuno pensa per sé, nessuno o pochi hanno a cuore le sorti di questa città. E il Comune è costretto a correre ai ripari chiedendo ai vigili urbani di stringere ancora di più il cerchio dei controlli”.

“Allo stesso tempo non si può tacere il fatto che la società è costretta a fare i conti con un numero consistente di assenti: in media, come hanno evidenziato gli stessi avvocati della Ecologica, non meno di settanta. Ieri, per quel che ho avuto la possibilità di verificare io stesso, il numero è salito ancora perché erano in malattia in 15. E val la pena di ricordare che i dipendenti sono gli stessi degli anni passati, sono cioè quelli che hanno lavorato per Monteco e via dicendo.  Monteco che ricordo chiedeva al Comune il pagamento di extra per circa 400 quintali di rifiuti abbandonati, tra i quali spuntavano pneumatici in diverse zone di Brindisi. Ricordo anche che Monteco, dopo le dimissioni del sindaco Domenico Mennitti, ottenne una proroga e che in quella Giunta c’era Mauro D’attis come vice, secondo il quale non c’erano i tempi per far diversamente”, ha detto l’assessore. 

“Quanto ad Ecologica sta facendo la sua parte sul piano dell’assenteismo: ha anticipato che procederà con un esposto in Procura, allegando l’elenco dei lavoratori in malattia, con l’obiettivo di stanare chi malato o infortunato non lo è. Ma intanto il dato deve far riflettere”.
Al capo dei pubblici ministeri di Brindisi, Marco Dinapoli, è anche indirizzata la lettera del primo cittadino, Mimmo Consales, sulla “scoperta avvenuta in Consiglio comunale lo scorso 29 luglio” di dieci assunzioni tramite la Onlus Assistenza Fraterna di San Pietro Vernotico a cui la società Ecologica aveva affidato in subappalto il servizio di taglio dell’erba aggiuntivo rispetto a quelli da capitolato, così come la pulizia delle deiezioni canine e l’avvio sperimentale della raccolta dei rifiuti nella zona industriale,  approvato dalla Giunta con un aumento del costo mensile di circa 49mila euro.

“Di quei dieci lavoratori non conosciamo neppure i nomi”, continuano a sottolineare dalla società. I vertici in mattinata hanno trasmesso copia dell’elenco a Consales e il sindaco a sua volta l’ha spedito in procura assieme a una nota per spiegare la situazione, con richiesta di verificare se ci siano o meno parentele con politici, amministratori, dirigenti e dipendenti del Comune, così come se ci sono legami con sindacalisti e impiegati della stessa Ecologica. Chi ha avuto modo di dare un’occhiata veloce alla lista sostiene di aver letto cognomi che nulla hanno a che vedere con chi abita a Palazzo di città, di aver notato nomi che rimandano ad alcuni dipendenti di Ecologica, arrivando persino a parlare di interi nuclei familiari.

Se ci saranno o meno estremi rilevanti sul piano penale, lo stabilirà la Procura, intanto quelle assunzioni sono state bloccate e le unità che servono saranno pescate dalla platea costituita dagli ex Dow Chemical ed Evc in attesa di essere ricollocati sul mercato del lavoro.
Intanto già domani dovrebbe essere pubblicato il maxi bando per la gestione dei servizio dei rifiuti: dieci anni per un importo di base pari a 290 milioni di euro, sul quale c’è stato il via libera di tutti i comuni aderenti all’Aro. “Si volta pagina”, ha detto il sindaco. “Noi continuiamo a lavorare senza prestare il fianco a chi vuole fare chissà quali giochetti: la verità che sta dietro a questa accelerazione di critiche sui rifiuti è che si vuole mandare via Ecologica per accreditarne un’altra”. A Monetti l’ultima parola: “Passare da una società a un’altra non è come cambiare vestito”.

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