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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Spacciatore ai domiciliari. "L'ho fatto perchè avevo bisogno di soldi"

Dylan Tarantini lascia il carcere dopo due notti: nella sua abitazione trovati 800 grammi di droga. La scoperta della Mobile il 5 dicembre scorso. La difesa ora punta al patteggiamento

BRINDISI – “Ho sbagliato, lo ammetto, ma avevo bisogno di soldi, per questo avevo tutta quella droga a casa: speravo di venderla”: Dylan Tarantini, 20 anni, brindisino ha ammesso le sue colpe e ha ottenuto i domiciliari dopo due notti trascorse in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagato è stato sentito questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, per la convalida dell’arresto e ha deciso di spiegare la propria posizione.

La difesa, affidata al penalista Alessandro Longo, in virtù dello status di incensurato e della giovane età di Tarantini ha chiesto al gip il riconoscimento dei domiciliari. L’istanza è stata accolta e a questo punto il difensore punta al patteggiamento della pena in ragione dell’ammissione di ogni responsabilità.

Dylan Tarantini, residente in un appartamento di via Tarantini, era stato arrestato lo scorso 5 dicembre dagli agenti della sezione narcotici della Squadra Mobile: i poliziotti della sezione antinarcotici 800 grammi di droga tra il soggiorno e la cameretta del ragazzo che vive con la madre e la sorella, assolutamente estranei ai fatti. Erano entrambe assenti al momento del blitz. Più esattamente, sono stati trovati mezzo chilo di hascisc e trecento grammi di marjiuana, più denaro ritenuto provento dell’attività di spaccio e strumenti utili al confezionamento delle dosi.

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