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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Domiciliari, ma non in famiglia, al marito violento. Poi la comunità

BRINDISI – Ha ottenuto gli arresti domiciliari Alessandro Liardo, 35enne brindisino, condannato nei giorni scorsi ad anno di reclusione per maltrattamenti e violenza in famiglia e lesioni personali alla moglie. Il giudice monocratico si era riservato di decidere sulla richiesta del difensore Giampiero Iaia di concedergli gli arresti domiciliari. Richiesta alla quale si era opposto il pubblico ministero che, a sua volta, aveva sollecitato la condanna a due anni di carcere.

BRINDISI –  Ha ottenuto gli arresti domiciliari Alessandro Liardo, 35enne brindisino, condannato nei giorni scorsi ad anno di reclusione per maltrattamenti e violenza in famiglia e lesioni personali alla moglie. Il giudice monocratico si era riservato di decidere sulla richiesta del difensore Giampiero Iaia di concedergli gli arresti domiciliari. Richiesta alla quale si era opposto il pubblico ministero che, a sua volta, aveva sollecitato la condanna a due anni di carcere.

Liardo è stato assegnato agli arresti domiciliari presso la sorella, così come aveva proposto il difensore, ed anche perché l’uomo si è impegnato a sottoporsi a terapia che possa farlo guarire dall’incapacità di avere rapporti affettivi normali, dall’incapacità di controllare la sua violenza. E tutto questo avverrà in una Comunità terapeutica, lontano da moglie e figli.

Era stato arrestato alcuni giorni fa mentre massacrava di botte la moglie al cospetto dei bambini atterriti. Al 113 era arrivata una telefonata anonima. Una donna aveva chiesto aiuto. Gli agenti della Sezione volanti si recarono in via Mecenate, sfondarono la porta e bloccarono Liardo mentre colpiva al volto la moglie. Era ubriaco. Si scagliò anche contro i poliziotti, Fu ammanettato e portato in carcere, mentre la moglie fu condotta al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino dove le furono diagnosticate varie escoriazioni ed ecchimosi e la rottura di un timpano.

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