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Cronaca

Uccisa in casa con un colpo di pistola alla testa: ergastolo al convivente

Ergastolo. Sono stati inflessibili i giudici della  Corte d’Assise di Taranto (presidente Petrangelo, a latere Misserini e sei giudici popolari) con il 35enne Beniamino Ligorio, di Villa Castelli, condannato per aver ucciso con un colpo di pistola alla testa la sua convivente, la 29enne Fiorenza De Luca, di 29 anni, madre di due figli. I fatti risalgono allo scorso 20 giugno

VILLA CASTELLI – Ergastolo. Sono stati inflessibili i giudici della  Corte d’Assise di Taranto (presidente Petrangelo, a latere Misserini e sei giudici popolari) con il 35enne Beniamino Ligorio, di Villa Castelli, condannato per aver ucciso con un colpo di pistola alla testa la sua convivente, la 29enne Fiorenza De Luca, di 29 anni, madre di due figli. I fatti risalgono allo scorso 20 giugno. Teatro dell’omicidio fu l’abitazione nel centro di Grottaglie (Taranto) in cui risiedeva la coppia.

Ligorio ha sempre sostenuto la tesi del tragico errore: del colpo di pistola partito per sbaglio da una scacciacani modificata con cui stava giocando in casa. Ma le testimonianze raccolte, secondo l’accusa, avrebbero evidenziato una gelosia morbosa da parte dell'imputato nei confronti della convivente. Ligorio azionò il grilletto intorno alle ore 18.

Lo sparo risuonò in via Corsica, dove si trovava la casa al pian terreno in cui abitava la coppia. Ligorio chiese subito l’intervento dei soccorritori Fiorenza De Luca insieme al marito. Beniamino Ligorio-2attraverso il 118. Quando i sanitari intervennero sul posto insieme alle forze dell'ordine, lo trovarono all’esterno della casa, rannicchiato per strada e in evidente stato di shock.

Ligorio disse fin da subito che il proiettile era partito per sbaglio da quella scacciacani avente sul carrello la scritta 'mod. 85 auto calibro 8' e contenente un caricatore mono-filare con tre proiettili con matricola abrasa, trovata a suo dire nelle campagne. Ma la sua versione dei fatti non convinse affatto gli investigatori. I vicini sentirono delle urla provenire dalla casa (nella foto a destra, Beniamino Ligorio e Fiorenza De Luca).

E poi quella mattina sull’asfalto, proprio sotto l’abitazione in cui si consumò la tragedia nel punto esatto in cui il 34enne era solito parcheggiare l’auto, comparve una dichiarazione d’amore per Ligorio impressa con una bomboletta spray, a firma di una corteggiatrice. La De Luca chiese al compagno spiegazioni e scoppiò la lite.

Insomma gli inquirenti imboccarono subito la pista passionale. E quest’oggi, oltre alla condanna, la Corte ha stabilito anche il pagamento di una provvisionale di 100mila euro nei confronti dei famigliari della vittima. 

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