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Cronaca

Donne nel futuro del bene confiscato

CELLINO SAN MARCO – Un centro polifunzionale prevalentemente sartoriale destinato a ex detenuti, detenuti e soggetti a rischio sia di sesso maschile che femminile gestito dalla cooperativa sociale leccese “Officina creativa” e intitolato a Emanuela Loi, l'agente di polizia della scorta del magistrato Paolo Borsellino ammazzata il 19 luglio del 1992 nella strage di via D'Amelio a Palermo.

CELLINO SAN MARCO – Un centro polifunzionale prevalentemente sartoriale destinato a ex detenuti, detenuti e soggetti a rischio sia di sesso maschile che femminile gestito dalla cooperativa sociale leccese “Officina creativa” e intitolato a Emanuela Loi, l'agente di polizia della scorta del magistrato Paolo Borsellino ammazzata il 19 luglio del 1992 nella strage di via D'Amelio a Palermo.

Il progetto di ristrutturazione dell'immobile di cinquemila metri quadrati sito al civico 103 di via San Pietro a Cellino San Marco, confiscato alla mafia e in uso al Comune, secondo il “pacchetto sicurezza” che prevede proprio il riutilizzo per fini sociali dei beni confiscati alla criminalità, prende vita. È stato inviato al Ministero degli Interni e ne aspetta solo il nulla osta. Dopo l'approvazione prenderà il via la fase di ristrutturazione.

Con un bando di gara l’immobile è stato affidato all'imprenditrice leccese Luciana Delle Donne, fondatrice della cooperativa Officina Creativa e promotrice del marchio “Made in carcere” che ha previsto per lo stabile di Cellino San Marco il progetto “Prima casa delle donne”. La convenzione è stata già stipulata e la delibera di giunta che assegna lo stabile, qualora il progetto dovesse essere approvato e di conseguenza finanziato con i fondi “Pon sicurezza, obiettivo convergenza 2007-2013”, all'ente gestore, è stata emessa.

“Sarà questa un’occasione di reinserimento sociale e lavorativo per detenuti, ex-detenuti e giovani a rischio – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Gabriele Elia – offrendo loro, e al territorio dell’ambito sociale di Mesagne e della provincia di Brindisi, una struttura in cui ci sono un laboratorio sartoriale, un centro di accoglienza per detenuti ed ex-detenuti, un centro formativo sartoriale e di moda, un sostegno psicologico, giuridico e sociale e una web radio”.

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