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Cronaca

Dopo gli arresti, davanti al gip: il primo Screti, già sentito a dicembre

Per Consales interrogatorio entro dieci giorni. L'ormai ex sindaco si è già avvalso della facoltà di non rispondere nell'inchiesta Equitalia. Intanto in Procura prosegue l'ascolto di persone informate sui fatti. E da Mesagne il consigliere Orsini: "Il Comune parte civile nel reato di truffa contestato agli indagati". Monta la rabbia degli Enti dell'Oga: danno di 451mila euro

BRINDISI –  Prima tocca  all'imprenditore Luca Screti, ex amministratore della Nubile, poi a Massimo Vergara, responsabile dell'amministrazione della società e infine a Mimmo Consales, da ieri decaduto da sindaco. Saranno, probabilmente, differenti le strategie difensive in occasione dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip per gli attuali indagati nel presunto business dei rifiuti scoperto dalla Digos: qualcuno chiederà di essere ascoltato e di parlare con i pm, mentre altri potrebbero optare per la facoltà di non rispondere in attesa di studiare l’ordinanza di custodia cautelare alquanto corposa nella contestazione della corruzione, della truffa aggravata e della frode ai danni non solo del Comune di Brindisi, ma tutti quelli dell’Oga.

Consales prende appuntiChi avrà più tempo per riflettere su cosa fare, è Mimmo Consales, finito ai domiciliari, per il quale l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Giuseppe Licci è più lontano: sarà sentito entro i prossimi dieci giorni, mentre per Luca Screti, l’unico a essere finito in carcere, e Massimo Vergara, raggiunto ieri a Roma, l’appuntamento non può essere fissato oltre venerdì prossimo.

Sino ad ora Screti e Consales hanno seguito strade difensive diverse perché l’imprenditore lo scorso mese di dicembre chiese di parlare con i magistrati per riferire della discarica di Autigno, vicenda per la quale è già imputato, e dell’impianto di Cdr. Successivamente i pm disposero nuove acquisizioni di documenti e si scopre che la richiesta del suo arresto, di quello di Consales e di Screti già depositata al gip il 13 novembre scorso è stata integrata il 25 gennaio.

Non ci sono, invece, verbali di dichiarazioni di Consales il quale scelse di non parlare davanti alle contestazioni mosse nel filone dell’inchiesta Equitalia sul pagamento a rate dei suoi debiti, scontrandosi in un’udienza del processo in cui è imputato con le ammissioni di alcuni dipendenti della società di riscossione.

Le date degli interrogatori di garanzia dovrebbero essere comunicate nella giornata di domani che per le sorti del Comune di Brindisi diventa cruciale perché saranno depositate le firme dei consiglieri – tutti -  che tra ieri sera e questa mattina hanno firmato rassegnando le dimissioni, determinando in tal modo lo scioglimento delle Assise e, di conseguenza, il ritorno al voto a giugno. Probabilmente il prossimo 5 giugno. In ogni caso, non più tardi della metà del mese.

Per Brindisi è la prima volta che si verificano le dimissioni in blocco dei consiglieri, determinate dalla volontà – sostengono – di evitare il commissariamento lungo ritenuto un danno per il capoluogo. Da qui la corsa dai notai Michele Errico e Giuseppe Ambrosi, in risposta all’appello arrivato dal leader dell’opposizione di centrodestra Mauro D’Attis, ascoltato ovviamente al Pd, il partito dal quale Consales si è autosospeso, lo stesso partito che ha tentato di intervenire sulla situazione amministrativa chiedendo l’azzeramento della Giunta dopo aver sottolineato le criticità in materia di rifiuti e di urbanistica, scontrandosi più volte con la resistenza del gruppo consiliare capitolato solo davanti all’azione della magistratura. Ancora una volta la Procura protagonista della vita politico-amministrativa di Brindisi, dopo la cosiddetta tangentopoli che scatenò lo tsunami giudiziario con l’arresto del sindaco Giovanni Antonino, ora a quanto pare pronto a tornare sulla scena politica tanto che già ieri su Facebook è spuntata una pagina a lui dedicata come candidato primo cittadino.

Di certo è evidente che i partiti, per lo meno quelli superstiti, dovranno riflettere sul futuro e dovranno iniziare a fare nomi, quelli del candidato sindaco e dei consiglieri e non sarà affatto semplice perché parallelamente la Procura di Brindisi continua a scavare negli uffici del Comune e prosegue nell’ascolto di persone informate sui fatti. Interrogatori, infatti, ci sono stati anche ieri.

L'imprenditore Luca Screti, amministratore di Nubile SrlE’ chiaro che non è finita con gli arresti di Consales, Screti e Vergara, poiché mancano tasselli importanti per capire chi fosse a conoscenza del rapporto e chi altri ne fosse partecipe. Sempre ammesso che sia vero, come sostengono i pm, che ci sia stata “una perdurante commistione di interesse tra Consales e Screti”, iniziata con l’arrivo del giornalista a Palazzo di città ed esattamente il 31 maggio 2012 e andava avanti sino alla scorso mese di dicembre, quando il Comune ha pagato una parte degli stipendi arretrati ai dipendenti della ditta Nubile per 50mila euro.

Nel mezzo l’appalto per la gestione dell’impianto di Cdr, del valore di 176mila euro, che avrebbe permesso alla società Nubile di lucrare indebitamente sul minor costo di esercizio dell’impianto, per tre milioni e 321mila euro. E il danno per i Comuni dell’Oga stimato in 451mila euro a titolo di ecotassa versata per lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Intanto monta la rabbia dei sindaci e dei consiglieri degli altri Comuni dell’Oga per l’aumento della tariffa di conferimento dei rifiuti in discarica che si ripercuote sui contribuenti. Da Mesagne, Ferdinando Orsini, chiede al sindaco Pompeo Molfetta di costituirsi parte civile nel caso in cui si dovesse arrivare al processo.

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