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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Dopo gli attentati ai poliziotti malavita sotto pressione a Mesagne

MESAGNE – Chi ha incendiato prima la porta di casa all’ispettore Bruno Camassa, e poi nella notte tra sabato e domenica un’auto all’assistente capo Antonio Destino, ha innescato una reazione che sta provocando grossi grattacapi alla vecchia guardia della malavita mesagnese, su cui in queste ore si stanno concentrando perquisizioni, controlli e interrogatori. E la risposta che proviene da questi ambienti è “noi non c’entriamo nulla”. Ma il pressing della polizia durerà ancora a lungo.

MESAGNE – Chi ha incendiato prima la porta di casa all’ispettore Bruno Camassa, e poi nella notte tra sabato e domenica un’auto all’assistente capo Antonio Destino, ha innescato una reazione che sta provocando grossi grattacapi alla vecchia guardia della malavita mesagnese, su cui in queste ore si stanno concentrando perquisizioni, controlli e interrogatori. E la risposta che proviene da questi ambienti è “noi non c’entriamo nulla”. Ma il pressing della polizia durerà ancora a lungo.

I due episodi potrebbero avere un effetto collaterale sull’opinione pubblica locale, seminando insicurezza di fronte ad una criminalità che non esita ad attaccare esponenti delle forze dell’ordine. Consapevole di ciò, il questore Enzo Carella ha ordinato l’aumento sia dei servizi di prevenzione a Mesagne, che l’incremento delle attività investigative. E’ stato un colpo di coda dopo le batoste dei mesi scorsi che non hanno risparmiato né capi né gregari della criminalità locale. “Ma noi ribatteremo colpo su colpo”, ha garantito Carella.

Stamani il questore ha incontrato i sindacati di polizia Silp, Siulp e Sap, rappresentati dai segretario Marcello Capodieci, Domenico Conte e Francesco Pulli. Proprio ieri i tre sindacati che compongono l’Osservatorio provinciale recentemente costituto per mantenere un rapporto costante tra rappresentanze dei lavoratori della polizia e i cittadini sui tempi più caldi della sicurezza nel territorio brindisino, erano intervenuti sulla vicenda di Mesagne ponendo il problema di un rafforzamento delle capacità di controllo del territorio del commissariato locale, chiedendo mezzi e risorse umane in aggiunta a quelle che già vi operano.

Intanto una risposta immediata è giunta, e se ne attendono gli esiti. Il questore Carella ha detto che i rinforzi ottenuti in queste ore resteranno in attività a Mesagne e dintorni a lungo. Le ipotesi di lavoro sugli attentati sono svariate: l’ispettore Bruno Camassa è impegnato da anni nel settore delle misure di prevenzione, e negli ultimi mesi la polizia, procura e tribunale hanno colpito più volte i patrimoni illegali a Mesagne. “Ma non posso dire che sia quella la pista giusta”, ha fatto presente il questore. Antonio Destino a Ostuni lavora nelle volanti o in altri servizi di prevenzione e vigilanza. L’incendio della sua vecchia Bianchina, l’auto che i malavitosi hanno potuto colpire, potrebbe essere stato un depistaggio.

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