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Cronaca

Piazzale Flacco, nuovo look urbano: via i furgoncini dei paninari

Previsti sette chioschi in legno. E una giostra fissa. Polemiche sulle basole: “Le portano nel Leccese”. Il direttore lavori: “Falso, sono in tre depositi e saranno riposizionate”

BRINDISI – Il panino e le patatine vista mare? Un must per i brindisini. Ma quei furgoncini proprio non vanno bene, ora che piazzale Lenio Flacco sarà riconsegnato alla città: sono un pugno nell’occhio nella nuova immagine tipo cartolina che il Comune vorrebbe per rilanciare il lungomare. Ecco perché ha pensato a chioschi, tutti uguali. E ha in mente di posizionare una giostra “classica”, come quelle dei carillon, per dare quel tocco in più, pensando ai bambini.

Nel progetto di restyling i “paninari” dovrebbero essere sostituiti con angoli ristoro da realizzare con strutture in legno e tavolini più sedie in pendant. Ne sono stati previsti sette, salvo aggiunte in corso d’opera, che l’amministrazione vorrebbe assegnare con bando stabilendo precise condizioni allo scopo di restituire il giusto decoro a uno degli angoli più suggestivi di Brindisi, tutto merito del porto interno e della vista sul villaggio pescatori, fresco di intervento di riqualificazione che prosegue in direzione della banchina del Monumento al Marinaio d’Italia.

Ci saranno panchine in marmo e ci sarà un angolo pensato per i più piccoli, dove sarà sistemata una giostra con i cavalli che farà parte dell’arredo “stabile”, vale a dire resterà lì estate, autunno, inverno e primavera. Resta da capire chi la sistemerà e chi la gestirà.

A quanto pare, il nodo dei furgoncini sarà sciolto una volta per tutte, dopo anni di rinvii nel tentativo di trovare la soluzione più adatta, in grado di salvare i “paninari” che di fatto entrati nella tradizione dei brindisini e delle passeggiate soprattutto nel fine settimane e nei giorni di festa, e dall’altra di procedere a una sistemazione del piazzale, innanzitutto sul piano urbanistico, quindi dell’ordine. Perché cambierà anche l’assetto sul fronte della circolazione delle auto.

L’amministrazione ha detto no all’apertura di Piazzale Lenio Flacco ai mezzi a motore e ha previsto l’istituzione di una “Ztl”, zona a traffico limitato in cui l’accesso sarà possibile solo ai mezzi autorizzati, quelli dei soccorsi, auto delle forze dell’ordine e dei residenti. Il percorso carrabile sarà contraddistinto da basole laviche di colore scuro, mentre l’”isolotto pedonale” sarà realizzato con basole chiare.

Tanto per il tratto percorribile in auto che per lo spazio riservato alle promenade e alle fermate ai punti ristoro, saranno sistemate le “chianche” che c’erano in precedenza e che il Comune ha chiesto fossero ricollocate, raccomandando la massima attenzione alla ditta che sta eseguendo i lavori, la Società Costruzioni Giulisa Srl di Afragola, in provincia di Napoli. 

Tutte le chianche sono state rimosse e sistemate in depositi nella disponibilità del Comune, uno presso la sede della Società Trasporti Pubblici, alla zona industriale, l’altro all’interno del Parco Di Giulio. Di recente si è aggiunto il magazzino messo a disposizione dalla Marina Militare. Ma più di qualcuno tra i residenti della zona, non vedendo più la montagna di basole all’angolo del cantiere ha pensato che fossero state distrutte o peggio destinate a chissà quale altro progetto. C’è persino chi sostiene che siano destinate a pavimentare alcuni centri del Leccese ed è pronto a lanciare l’allarme facendo affidamento sui social network, Facebook in primis.

Vero oppure falso? “Assolutamente falso”, dice subito il direttore dei lavori, Francesco Corrado, l’ingegnere brindisino che sta seguendo sin dall’inizio le operazioni di restyling di piazzale Lenio Flacco, inserito nel progetto più ampio di riqualificazione del lungomare Regina Margherita, sotto la voce “IV Stralcio”, per un totale di  2.216.062 euro e 96 centesimi. “Le basole sono nei depositi messi a disposizione dal Comune e resteranno lì sino a quando non inizieranno i lavori di risistemazione previsti a giorni”, spiega.

“Dalla pavimentazione saranno ovviamente tolte le basole spaccate, vale a dire il venti per cento di quelle che c’erano. E mi permetto di ricordare che la percentuale è da ritenere fisiologica soprattutto per quelle di colore chiaro che mal sopportano il passaggio delle auto, ecco perché nella nuova sistemazione il tratto percorribile sarà ricoperto da quelle scure”.

Quanto alla fine dei lavori, resta confermata la data indicata nell’ultima richiesta di proroga presentata dalla ditta e concessa dal Comune: “Contiamo di concludere entro la fine del prossimo mese di novembre”, dice Corrado. “Oltre non è possibile andare”.

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