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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Oria

Dopo l'omicidio, altre liti di vicinato

ORIA – Il 9 aprile del 2010 ammazzò a bastonate il suo vicino di casa e fu condannato a 14 anni. Ora nuovo arresto per minacce ai vicini.

ORIA – Il 9 aprile del 2010 ammazzò a bastonate, insieme al figlio poco più che ventenne, il suo vicino di casa, Mario Nania, 50 anni, in seguito a un litigio scoppiato per futili motivi. Due anni dopo fu condannato a 14 anni di carcere, oggi è stato nuovamente arrestato per una nuova lite con i suoi vicini di podere. Questa volta le accuse sono estorsione, calunnia e invasione di terreni. Si tratta di Michele Carbone 54 anni di Oria.

L'uomo questa mattina è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio Saso, su richiesta del pm Manuela Pellerino, in seguito a un'attività investigativa condotta dai carabinieri della stazione di Oria, guidata dal maresciallo Roberto Borrello.

Ancora una volta teatro delle vicissitudini tra vicini di casa contrada Pasquini, dove vive il 54enne. Le indagini a suo carico sono state avviate il 28 ottobre scorso da due fratelli del posto proprietari di un terreno che confina con l'abitazione di Carbone. I due spiegarono ai carabinieri che l'uomo aveva invaso il loro terreno, vi aveva piantato arbusti e costruito manufatti, impossessandosi di fatto di quell'appezzamento.

Alle lamentele dei padroni del fondo aveva risposto con minacce. Le vittime, proprio per i fatti commessi in passato dal 54enne, impauriti dai comportamenti minacciosi non hanno esitato a chiedere aiuto ai carabinieri. Michele Carbone una volta venuto a conoscenza della denuncia aveva presentato una contro querela incolpando i suoi vicini di terreno di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni" e "violenza privata”.

I carabinieri attraverso la raccolta di alcune testimonianze e di altri elementi accertarono che le accuse di Carbone erano infondate e che, invece, lo stesso si era reso responsabile delle azioni denunciate dai suoi vicini. Dopo l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, è stato ristretto agli arresti domiciliari.

 

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