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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Via Provinciale San Vito

Dormitorio: controlli h24 e regole più rigide. Rispunta ipotesi ex base Usaf

La sicurezza e le condizioni igieniche della struttura di via Provinciale San Vito al centro di un vertice in prefettura

BRINDISI – Regole più stringenti per gli ospiti, controllo h 24, possibilità di ricorrere ai rilevatori di impronte digitali per “garantire la massima efficienza e il puntuale controllo degli utenti”, senza escludere l’ipotesi di una dislocazione verso un’area demaniale, come ad esempio un sito attiguo all’ex base Usaf. Queste alcune fra le misure per rendere più sicuro il dormitorio per migranti di via Provinciale San Vito di cui si è discusso stamani (luned' 19 novembre) in prefettura, nel corso di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. 

Il vertice è stato convocato per fare un punto aggiornato di situazione sul dormitorio, con l’obiettivo di verificare da un lato le condizioni di agibilità, di igienicità e di gestione riguardanti la struttura, dall’altro gli specifici aspetti di sicurezza.

Sul primo punto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha illustrato le iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale in questo recente lasso di tempo, più in particolare sugli aspetti igienico-sanitari (sanificazione e derattizzazione dei locali), evidenziando che le condizioni di vivibilità sono ormai rientrate nella normalità. Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’agibilità sono in corso le intese con i fruitori della struttura per rimuovere ogni condizione di potenziale rischio.

Il prefetto, nel richiamare la specifica responsabilità dell’amministrazione locale, ha ribadito l’improrogabilità di tale adempimento riservandosi l’adozione di ulteriori iniziative. Per ciò che concerne l’aspetto gestionale il sindaco ha tenuto a sottolineare che è in corso di riformulazione il regolamento comunale per l’accesso, con la previsione di regole più stringenti rispetto agli obblighi dei dimoranti, nella consapevolezza che è necessario assicurare un controllo costante nell’arco delle intere 24 ore sui fruitori, sui requisiti per gli aventi diritto e sulla permanenza delle condizioni di agibilità, valutando anche di coinvolgere, per la gestione a regime, le diverse etnie presenti confluite in una costituenda associazione.A tal proposito il prefetto ha suggerito di affiancare  una cooperativa o altra associazione che possa offrire adeguato supporto nello svolgimento di percorsi di integrazione ed inclusione sociale e conoscenza delle regole di convivenza.

Il sindaco ha altresì evidenziato che, senza escludere una ipotesi di dislocazione diversa della struttura, per la quale saranno avviate le necessarie intese con l’Agenzia del Demanio ai fini di individuare una porzione dell’area vicina all’ex Base Usaf da adibire allo scopo, permane prioritaria la necessità di garantire sin da subito condizioni di piena vivibilità della struttura esistente.

Per ciò che attiene poi ai profili di sicurezza è stata evidenziata dal questore e condivisa dal comandante provinciale dei carabinieri l’opportunità di munirsi di strumentazioni di controllo degli accessi molto rigide, ricorrendo anche a tecnologie più moderne (es. rilevatori di impronte) tali da garantire la massima efficienza e il puntuale controllo degli utenti. La problematica verrà quindi riesaminata a breve, onde verificare lo stato di avanzamento delle misure organizzative attuate e di quelle da intraprendere. 

Il confronto è stato anche utile occasione per evidenziare da parte del prefetto Valenti all’amministrazione comunale la necessità di sensibilizzare il vertice di Ferrovie dello Stato, per definire celermente il progetto di implementazione dei sistemi di videosorveglianza strumentali alla stazione ferroviaria, sui cui anche sono state portate all’attenzione potenziali ricadute negative rilevanti sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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