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Giovedì, 23 Marzo 2023
Cronaca Francavilla Fontana

Droga dall'Olanda, uno degli arrestati: "Non esisteva alcuna associazione"

Ha escluso di far parte di un'associazione e ha sollevato da ogni responsabilità i suoi parenti una delle persone ascoltate stamani dal gip nell'ambito degli interrogatori di garanzia scaturiti dal seguito dell'operazione Finibus

FRANCAVILLA FONTANA – Ha escluso di far parte di un’associazione e ha sollevato da ogni responsabilità i suoi parenti una delle persone ascoltate stamani dal gip nell’ambito degli interrogatori di garanzia scaturiti dal seguito dell’operazione Finibus. Si tratta del 41enne Daniele Risonola, difeso dall’avvocato Pasquale Annichiarico.

Oltre a Risonola, si è presentato davanti al giudice anche un altro dei sette indagati ai quali martedì scorso (26 aprile) è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare: il 30enne Simone Nucera, anche lui difeso da Annichiarico. Entrambi sono reclusi in carcere: Risonola a Rebibbia (Roma), Nucera presso la casa circondariale di Lecce. Risonola deve difendersi dall’accusa di aver preso parte a una parte delle spedizioni di droga provenienti dall’Olanda organizzate, secondo gli inquirenti, dall’organizzazione malavitosa.

I fatti appurati dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Nicola Maggio e dai colleghi del Norm coordinati dal tenente Roberto Rampino sono in buona sostanza gli stessi che erano già emersi nel corso della prima tranche di indagini, quelli culminati nella retata della scorso 16 novembre.

La novità più significativa è che a tutti è arrivato l’ulteriore addebito dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per porto e detenzione illegali di arma da fuoco e i faldoni sono passati alla Dda di Lecce. Risonola, dunque, che dal giorno del primo arresto non aveva mai lasciato il carcere, stamani ha chiarito la sua posizione al gip del tribunale di Roma Nicola Di Grazia, che lo ha interrogato per rogatoria. Il 41enne ha detto che non esiste alcuna associazione e ha preso le difese della compagna,la 47enne Semira Ruggero, e di un altro suo parente. “Se ho sbagliato – ha riferito Risonola – ho sbagliato solo io. I miei famigliari non c’entrano”.

Nucera, invece, che era in stato di libertà in virtù di una precedente decisione del tribunale del Riesame quando gli è stato notificato il provvedimento restrittivo, ha ripetuto la versione dei fatti già fornita durante l’interrogatorio di garanzia al quale venne sottoposto lo scorso novembre.

Nucera, dunque, ha sì ammesso di aver fatto da autista durante uno dei viaggi in Germania al centro delle indagini, ma di averlo fatto per vendere due delle macchine a bordo delle quali viaggiava la comitiva. Nella giornata di domani, 29 aprile, verranno interrogati anche gli altri indagati: Francesco Trisolini  di Oria, 52 anni e la moglie Patricia Theodora Johanna Van Hell 44 anni nata in Olanda, convivente Semira Ruggero, Maria Grazia Mileto, 50 anni e il marito Patrizio Perrone 56 anni di Torchiarolo, la figlia di Perrone e Mileto, Francesca, 31 anni. 

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