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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Droga e armi, blitz della polizia nella base del francavillese Cosimo Canovari

OSTUNI – Uno dei più noti esponenti della criminalità di Francavilla Fontana, Cosimo Canovari di 42 anni, è stato arrestato nel corso della notte dagli investigatori del commissariato di Ostuni. Le attività collegate al blitz condotto dalla Polizia di Stato si sono concluse all’alba, ed hanno consentito la scoperta di un’altra centrale di smistamento della droga, principalmente cocaina e marijuana, dopo quella smantellata nelle campagne di Ceglie Messapica in estate. Nel luogo sono state trovate anche armi e munizioni.

OSTUNI – Uno dei più noti esponenti della criminalità di Francavilla Fontana, Cosimo Canovari di 42 anni, è stato arrestato nel corso della notte dagli investigatori del commissariato di Ostuni. Le attività collegate al blitz condotto dalla Polizia di Stato si sono concluse all’alba, ed hanno consentito la scoperta di un’altra centrale di smistamento della droga, principalmente cocaina e marijuana, dopo quella smantellata nelle campagne di Ceglie Messapica in estate. Nel luogo sono state trovate anche armi e munizioni.

Tutti i particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata per le 11,15 in commissariato, dove il dirigente Francesco Angiuli e il personale che ha partecipato all’operazione descriverà l’attività che ha condotto al risultato della notte scorsa.  Canovari, ha anticipato la polizia stamani, è stato “colto nella flagranza dei delitti di detenzione a fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, detenzione di un consistente armamento da guerra, armi clandestine,  armamento da caccia, denaro, tutti gli utensili atti alla ripartizione un dosi della droga (bilancini di precisione, rotoli di cellophane, ed altro)”.

Ma in casa il personaggio aveva anche “attrezzatura per bonificare ambienti ed autovettura (ricerca di microspie)”, a dimostrazione del fatto che il francavillese stava sul chi vive, e agiva con grande cautela per non mostrare punti deboli ad eventuali attività investigative. Ma tutto, a quanto pare, è risultato inutile. Come le precauzioni che aveva preso il cegliese "Armandone" Bellanova, trasformando la sua masseria di contrada Pisciacalze in un bunker videosorvegliato. Ma non riuscì a bloccare gli investigatori del commissariato di Ostuni, nella notte tra il 26 ed il 27 agosto.

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