Droga nascosta tra le pietre a secco. E un pitbull a sorvegliare
OSTUNI - Can che abbaia non morde. Ma se un estraneo, all’insaputa del suo padroncino, si fosse sporto oltre il muretto di cinta, non avrebbe esitato ad azzannarlo. Del resto il tesoro affidatogli in custodia pretendeva severità: 400 grammi di hashish celati tra le cavità di un muretto a secco. Tanto c’era da sorvegliare. Ed il “fido” oltre a ringhiare doveva, alla bisogna, anche aggredire. Il nascondiglio, con videosorveglianza “a quattro zampe”, è stato scoperto dagli agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, nel corso di una operazione avviata e condotta al termine in collaborazione con il personale del Reparto Prevenzione Crimine della Sezione di Lecce. Due le denunce.
OSTUNI - Can che abbaia non morde. Ma se un estraneo, all?insaputa del suo padroncino, si fosse sporto oltre il muretto di cinta, non avrebbe esitato ad azzannarlo. Del resto il tesoro affidatogli in custodia pretendeva severità: 400 grammi di hashish celati tra le cavità di un muretto a secco. Tanto c?era da sorvegliare. Ed il ?fido? oltre a ringhiare doveva, alla bisogna, anche aggredire. Il nascondiglio, con videosorveglianza ?a quattro zampe?, è stato scoperto dagli agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, nel corso di una operazione avviata e condotta al termine in collaborazione con il personale del Reparto Prevenzione Crimine della Sezione di Lecce.
Il blitz, scattato nella serata di ieri e maturato nell?ambito dei servizi di monitoraggio del territorio disposti dal Questore di Brindisi, ha consentito alle forze dell?ordine di scoprire in Contrada Grisiglio (a valle del Centro storico di Ostuni), una casetta di campagna adibita a laboratorio per il deposito e il confezionamento di dosi di sostanza stupefacente. All?interno dell?abitazione, infatti, sono stati rinvenuti e sequestrati coltelli di varie dimensioni (con lame ancora recante di sostanza resinosa presumibilmente hascisc), rotoli di Domopak, nastro adesivo ed altro: ossia il kit del perfetto spacciatore.
In casa gli arnesi, tra le pietre del muretto di cinta, la droga. Nel corso dell?attività di perquisizione gli agenti, coordinati dal Dirigente Francesco Angiuli, hanno scovato ai piedi di una recinzione in pietra di pertinenza dell?immobile rurale, un contenitore in vetro contenente circa 400 grammi di sostanza stupefacente (hascisc). A vigilare che mani estranee non sfiorassero la sostanza stupefacente c?era un cane di razza (Pitbull) legato a una catena. Nei guai sono così finite due persone: M. F. (ostunese) e suo figlio, F.F..
Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi: su loro due ricadrebbe la disponibilità del locale adibito a laboratorio per il confezionamento e lo spaccio della droga. In un primo momento si sono resi entrambi irreperibili. Successivamente, al termine di articolati accertamenti ed appostamenti, uno di loro (F.G) veniva localizzato ed immediatamente bloccato. Nel corso della conseguente perquisizione personale e domiciliare lo stesso era in possesso di una modica quantità di marjuana.
A due passi dal terreno teatro del blitz che ha portato al rinvenimento della sostanza stupefacente, annesso al locale adibito a laboratorio, esiste una casa rurale occupata da pochi giorni da un ignaro turista di origini napoletane che è risultato del tutto estraneo alla vicenda. I due ostunesi, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi, restano a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Negro. Le indagini proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi.