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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Latiano

Due anni e 8 mesi al presidente della coop per abusi sessuali su educatrice d'infanzia

BRINDISI – Due anni e otto mesi di carcere per Giuseppe Baldari, 56 anni, di Latiano, ex presidente della cooperativa latianese “Mondo Azzurro”, accusato di violenza sessuale nei confronti di una dipendente educatrice che nel processo si è costituita parte civile con l’avv. Gianvito Lillo. Il Tribunale (presidente Gabriele Perna ) è andato oltre la pena richiesta dalla pubblica accusa che era stata di due anni e sei mesi, mentre i difensori Antonio Maurino e Cosimo Sarli avevano sollecitato l’assoluzione. Baldari resta agli arresti domiciliari ai quali si trova dal 4 dicembre del 2009. E se la sentenza diventerà definitiva finirà in carcere perché per questi reati non è riconosciuto alcun beneficio.

BRINDISI – Due anni e otto mesi di carcere per Giuseppe Baldari, 56 anni, di Latiano, ex presidente della cooperativa latianese “Mondo Azzurro”, accusato di violenza sessuale nei confronti di una dipendente educatrice che nel processo si è costituita parte civile con l’avv. Gianvito Lillo. Il Tribunale (presidente Gabriele Perna ) è andato oltre la pena richiesta dalla pubblica accusa che era stata di due anni e sei mesi, mentre i difensori Antonio Maurino e Cosimo Sarli avevano sollecitato l’assoluzione. Baldari resta agli arresti domiciliari ai quali si trova dal 4 dicembre del 2009. E se la sentenza diventerà definitiva finirà in carcere perché per questi reati non è riconosciuto alcun beneficio.

In buona sostanza il tribunale ha riconosciuto colpevole Baldari di tutti i reati che gli sono stati contestati (episodi di violenza sessuale) escludendo l’aggravante delle lesioni gravi.  Inoltre ha dichiarato interdetto in perpetuo Baldari da qualsiasi ufficio di tutela e curatela di minori. Infine ha condannato l’imputato al risarcimento alla parte lesa di 5mila euro, al pagamento di 3.500 euro per refusione di spese  di costituzione di parte civile più i vari accessori previsti dalla legge. Baldari, dunque, esce con le ossa rotte da questo processo che lui ha sostenuto essere stato costruito a tavolino dalla denunciate e dai poliziotti che lo avevano arrestato per incastrarlo. Perché a suo dire c’era chi voleva farlo fuori dalla presidenza della cooperativa.

L’ex presidente della cooperativa è accusato dalla educatrice di averle usato violenza in più occasioni. Secondo la versione della ragazza, che denunciò l’uomo alla Squadra mobile di Brindisi, era stata oggetto di attenzioni particolari (in tutto tre) che iniziano nel novembre del 2009, consistiti in palpeggiamenti, strofinamenti e apprezzamenti volgari. Baldari viene arrestato il 4 dicembre successivo in esecuzione del provvedimento di cattura emesso dal giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò, su richiesta del pubblico ministero Silvia Nastasia.

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