Uccisi e gettati in un pozzo nelle campagne: eseguita condanna definitiva
La Cassazione ha confermato la condanna a carico di Franz Occhineri, oggi 42enne, di San Pietro Vernotico, coinvolto nel duplice omicidio di Luca Greco e Massimiliano Marino, rispettivamente di Campi Salentina e San Donaci
CAMPI SALENTINA – Arrestato e trasferito in carcere. Dovrà scontare 17 anni, nove mesi e cinque giorni di reclusione. Nei giorni scorsi, infatti, la Cassazione ha confermato la condanna a carico di Franz Occhineri, oggi 42enne, di San Pietro Vernotico, coinvolto nel duplice omicidio di Luca Greco e Massimiliano Marino, rispettivamente di Campi Salentina e San Donaci, scomparsi nel nulla il 10 marzo del 2013 e poi ritrovati ormai senza vita, gettati in una cisterna, il 10 maggio successivo. Avevano 38 e 34 anni.
Omicidio, porto e detenzione di armi, danneggiamento a seguito d’incendio e soppressione di cadavere, in concorso, i reati per i quali Occhineri è stato condannato a 23 anni e sei mesi (da cui scomputare il presofferto, per cui si raggiungono i quasi 18 anni di pena residua). L’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura generale presso la Corte d’appello di Taranto e l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce dai carabinieri della stazione di Campi Salentina.
Certo è che, con Occhineri, coinvolti in quel fatto di sangue furono anche soggetti. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo investigativo di Lecce, evidenziarono come i due fossero stati assassinati a colpi di pistola semiautomatica calibro 9x21 e con più fendenti, usando un coltello a serramanico. I due uomini sarebbero stati attirati da alcuni dei soggetti che avrebbero partecipato a quel delitto con la scusa di un caffè e poi convinti a seguirli in una campagna vicina per un “chiarimento”. Dopo l’esecuzione, i cadaveri furono nascosti in una cisterna nelle campagne fra Campi Salentina e Salice Salentino e la Lancia Lybra usata quel giorno da Greco e Marino fu data alle fiamme.