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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

E' di S.Pancrazio uno dei black bloc

ROMA - Sono emersi nelle ultime ore i nomi degli arrestati e dei fermati per gli scontri di ieri a Roma provocati dai black bloc durante la manifestazione degli indignati: nella lista ci sono due giovani pugliesi che da tempo però vivono altrove. Uno si chiama Valerio Pascali, ha 21 anni ed è originario di San Pancrazio Salentino (nato all'ospedale di S.Pietro Vernotico) il brindisino fermato dalla polizia nel corso della vera e propria guerriglia urbana, con danni da devastazioni – secondo una primissima stima fornita dal sindaco Gianni Alemanno – che superano il milione e seicentomila euro.

ROMA - Sono emersi nelle ultime ore i nomi degli arrestati e dei fermati per gli scontri di ieri a Roma provocati dai black bloc durante la manifestazione degli indignati: nella lista ci sono due giovani pugliesi che da tempo però vivono altrove. Uno si chiama Valerio Pascali, ha 21 anni ed è originario di San Pancrazio Salentino (nato all'ospedale di S.Pietro Vernotico) il brindisino fermato dalla polizia nel corso della vera e propria guerriglia urbana, con danni da devastazioni – secondo una primissima stima fornita dal sindaco Gianni Alemanno – che superano il milione e seicentomila euro.

Tra i pugliesi ci sarebbe anche Giovanni Caputi, 22 anni, di Terlizzi, da qualche anno residente a Barcellona. Ci sono sei minorenni tra i 20 fermati per gli scontri di ieri durante la manifestazione degli Indignati. Gli arrestati hanno tra i 20 e i 30 anni. Quattro le ragazze, una delle quali minorenne che figura tra arrestati. A quanto si è appreso, alcuni dei fermati avevano precedenti specifici e 12 sono di Roma o provincia. Uno dei giovani, quando é stato bloccato, indossava una maschera antigas per proteggersi dai lacrimogeni, altri impugnavano bottiglie e fumogeni.

Caputi ha vissuto alcuni anni a Lecce trapiantato a Lecce e si è poi trasferito dai tempi dell’università nel Nord Italia, è stato bloccato dagli agenti nell’ambito di una retata avvenuta nei pressi di via Merulana, dove sabato è andato in scena uno dei tanti episodi di guerriglia che hanno devastato il cuore della capitale. Non ci sarebbero oltre al brindisino anche un leccese, come si pensava nelle ultime ore seguite ai 20 fermi delle forze dell’ordine e dei 12 arresti. Si tratterebbe della stessa persona.

Secondo le prime informazioni acquisite dall’intelligence, pare che Pascali, dopo aver aderito anche al movimento No Tav (è già fermato per i disordini in Val di Susa) fosse anche membro del centro sociale Kaos.  Quindi non è nuovo a questo tipo di azioni. La polizia sta approfondendo le indagini seguendo la pista dei black bloc arrestati o sottoposti a fermo.

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