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Cronaca

E il Comune di Brindisi mette in vendita anche dieci auto

Sette mezzi all’asta, anche la Mercedes: entrata presunta pari a 6.300 euro. Tre veicoli da rottamare. Ne cerca due nuovi

BRINDISI – La “vecchia” Alfa 166 di “rappresentanza” da rottamare assieme a due Fiat, sette da vendere all’asta, anche una Mercedes, per ricavare almeno 6.300 euro. Perché non solo la manutenzione costerebbe troppo, ma non garantirebbe neppure la necessaria sicurezza per gli autisti e i passeggeri.

La Giunta

Tiziana Brigante-3-2Una delle prime delibere adottate dalla Giunta dopo essere rimasta orfana del vice sindaco Rita Ortenzia De Vito ha avuto per oggetto la “ricognizione dei veicoli comunali destinati ai servizi d’istituto”, tenuto conto del rapporto costo-ricavi. La proposta è stata firmata dall’assessore Elena Tiziana Brigante,  titolare delle deleghe al Traffico e alla Mobilità, in corsa per diventare vice del sindaco Riccardo Rossi, essendo diretta espressione del Pd.

 L’Amministrazione di auto ne ha 25, per lo più Fiat di colore bianco, destinate a “servizi di rappresentanza, istituzionali e operativi”. E sopporta le spese per il rifornimento di carburante, l’assicurazione e quelle legate alla manutenzione. Queste ultime diventate eccessive, stando ai conteggi fatti a Palazzo di città dai funzionari della ripartizione Trasporti e Mobilità. Perché ce ne sono alcuni che hanno fatto il loro tempo, essendo stati immatricolati nel lontano ’98. Venti anni addietro.

Le auto da rottamare

Come l’Alfa 166 che per diverso tempo è stata l’auto del sindaco e poi del suo vice. Di chilometri ne ha macinati 108.450. Più ancora la Fiat Brava immatricolata l’anno successivo: 233.580. Meno la Punto immatricolato lo stesso giorno dell’altra, il 19 maggio 2000: 77.885. Per tutte e tre le auto, la Giunta ha deciso di seguire la strada della rottamazione non essendo neppure astrattamente ipotizzabile la vendita ai privati. Chi mai le avrebbe acquistate?

Le auto da vendere

Diverso è il discorso per altre sette auto, per le quali è stato dato il via libera all’alienazione: in cima all’elenco c’è la Mercedes immatricolato il 31 maggio 2000, con 291.389 chilometri, posta in vendita partendo da mille euro. A seguire ci sono: una Fiat Brava del 2000 (19 maggio), con 182.709 chilometri, in vendita partendo da 500 euro; una Punto immatricolata lo stesso giorno, con 104.375 chilometri, base d’asta pari a 700 euro; un’altra Fiat Punto, stessa data di immatricolazione, chilometri 196.200, 700 euro. E ancora: una Punto che di chilometri ne conta 97.693, immatricolazione il 19 maggio di 18 anni fa, prezzo di partenza 700 euro; un’altra Punto, immatricolata lo stesso giorno, con 77.165 chilometri, in vendita a partire da 700 euro e infine un Iveco Daily immatricolato il 3 ottobre 2000, con 6.578 chilometri, prezzo a base d’asta pari a duemila euro.

L’asta pubblica si svolgerà con offerte segrete, in rialzo. La data sarà comunicata nei prossimi giorni.

L’acquisto di auto nuove

Una volta portate a termine le procedure di vendita, il Comune dovrebbe avviare la ricerca per l’acquisto di due auto nuove da destinare alla rappresentanza. Il compito è stato delegato al segretario generale Pasquale Greco, tenuto conto dei “complessi e mutevoli interventi del legislatore in materia”. Non va dimenticato, ad esempio, che la legge di stabilità 2013 ha “espressamente previsto che le amministrazioni pubbliche non possono acquistare autovetture, né stipulare contratti di leasing o noleggio a lungo termine, pena la responsabilità patrimoniale personale del dipendente inadempiente, con obbligo di comunicazione alla Procura regionale della Corte dei Conti”.

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