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Cronaca Via Galileo Ferraris

Ecologica Pugliese: preso di mira un altro tesserato Cobas. "Puntano a isolarci"

Ancora un atto intimidatorio ai danni di un dipendente della ditta Ecologica Pugliese che milita fra le file del sindacato Cobas. Si tratta di un operatore di 60 anni che stamani, al momento di uscire dal cantiere, si è ritrovato con la fiancata lato guidatore della sua Fiat Brava completamente rigata. La macchina era parcheggiata in una zona poco illuminata di via Galileo Ferraris

BRINDISI – Ancora un atto intimidatorio ai danni di un dipendente della ditta Ecologica Pugliese che milita fra le file del sindacato Cobas. Si tratta di un operatore di 60 anni che stamani, al momento di uscire dal cantiere, si è ritrovato con la fiancata lato guidatore della sua Fiat Brava completamente rigata. La macchina era parcheggiata in una zona poco illuminata di via Galileo Ferraris, a pochi metri dall’ingresso dello stabilimento della società, ch gestisce il servizio di raccolta di rifiuti e di nettezza urbana per conto del Comune di Brindisi, dal novembre del 2014.

Il lavoratore ha iniziato il suo turno di servizio alle 5 del mattino. Alle 11 si è imbattuto nell’amara sorpresa. Già in mattinata il malcapitato si è recato presso la caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. Lo scorso 24 ottobre, vennero tagliati i copertoni dell’auto del segretario Cobas - settore Igiene Ambientale, Cosimo Esposito. Lo stesso Esposito, contattato da BrindisiReport, spiega che anche in quest’ultima circostanza è lui la vittima indiretta dell’intimidazione.

“Hanno colpito un collega – dichiara Esposito – per colpire me. Vogliono lasciarmi da solo. Vogliono fiaccarmi moralmente. Ma io sono disposto a Intimidazione lavoratore Cobas 3-2battermi per i diritti dei lavoratori anche da solo. Continuerò a segnalare le cose che non vanno e a combattere per ciò che è giusto, fino a quando non si sbroglierà questa matassa”.

La matassa cui fa riferimento Esposito è il clima avvelenato che si respira intorno al settore dei rifiuti. Già in passato, quando l’appalto era gestito dalla ditta Monteco, si erano registrati diversi atti intimidatori ai danni dei rappresentanti sindacali del Cobas. In una nota diramata a seguito del taglio dei copertoni dell’auto di Esposito, il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Roberto Aprile, parlò della ripresa della “strategia dell’intimidazione mafiosa all’interno del personale che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi”.

Prima dell’intimidazione ai danni di Esposito, infatti, c’era stato “l’attentato incendiario contro l’auto di Cosimo Di Campi, una Bmw, avvenuto in via Aleandro al rione Sant’Angelo la notte tra il 17 e il 18 gennaio 2011”. E poi “le  gomme bucate al motoveicolo dell’operatore  Vito Colucci  e l’attentato contro l’abitazione dello stesso Colucci la notte dell’1 gennaio 2015”. La strategia della tensione in atto nel cantiere di Ecologica Pugliese, a quanto pare, è più viva che mai. 

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