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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Oria

Emergenza immigrati, Pdl in forte difficoltà. Il Viminale non cambia linea e offre contentini

BRINDISI – Politici con poca storia ma molto opportunismo elettorale nel Dna hanno offerto una risibile reazione alla gestione leghista dell’emergenza-sbarchi, attuata da un governo che ora è prigioniero delle sue stesse contraddizioni. Da un lato la migrazione verso Lampedusa e l’Italia dall’Africa Settentrionale è stata demonizzata come un grave rischio per l’ordine pubblico e la gente in fuga dalla miseria e dalla guerra presentata come carichi di pacchi da rispedire al più presto al mittente. Poi la promessa che l’emergenza sarebbe stata distribuita come onere di tutte le regioni italiane tranne l’Abruzzo alle prese con il post-terremoto. Quindi la realtà della concentrazione dei migranti solo al Sud, con scuse ridicole e persino beffarde.

BRINDISI – Politici con poca storia ma molto opportunismo elettorale nel Dna hanno offerto una risibile reazione alla gestione leghista dell’emergenza-sbarchi, attuata da un governo che ora è prigioniero delle sue stesse contraddizioni. Da un lato la migrazione verso Lampedusa e l’Italia dall’Africa Settentrionale è stata demonizzata come un grave rischio per l’ordine pubblico e la gente in fuga dalla miseria e dalla guerra presentata come carichi di pacchi da rispedire al più presto al mittente. Poi la promessa che l’emergenza sarebbe stata distribuita come onere di tutte le regioni italiane tranne l’Abruzzo alle prese con il post-terremoto. Quindi la realtà della concentrazione dei migranti solo al Sud, con scuse ridicole e persino beffarde.

Pdl locale in grave difficoltà e dominato da Maroni - Non bastano le dimissioni del sottosegretario Alfredo Mantovano, uno scatto di dignità riconosciutogli da tutti gli avversari politici, e neppure quelle del sindaco di Manduria, per  distinguere il Pdl della Puglia e del Sud da quello che ha scelto l’asse filo-leghista anche in questa vicenda. Tutto il resto della compagnia oggi si è preoccupato di salvare in qualche modo la faccia del partito scongiurando Maroni di prestare un nuovo giuramento. E il ministro dell’Interno li ha accontentati, autorizzando i deputati Luigi Vitali e Pietro Franzoso a recitare che “in linea con quanto già stabilito ieri sera dai ministri Maroni e Fitto nella Conferenza unificata con Regioni, Province e Comuni, nella quale tutti hanno convenuto di dover concorrere ad affrontare l'emergenza umanitaria che nell'immediato è stata gestita praticamente solo dalla Puglia oltre che da Lampedusa, il ministro ci ha garantito che nel centro di Manduria non ci saranno mai più di 2.900 ospiti e resteranno lì solo per il tempo strettamente necessario allo smistamento nei centri in via di ultimazione in tutto il territorio nazionale (tranne che in Abruzzo)”. Asticella alzata di moltissime tacche.

Poi anche il contentino: “Maroni – dice una nota del Pdl pugliese – “ha notificato al prefetto di Taranto la necessità di preparare, di concerto con quello di Brindisi, un patto per la sicurezza che lo stesso ministro firmerà nei prossimi giorni a Taranto e che interesserà i Comuni di Manduria, Oria, Avetrana, Sava, Maruggio, Torricella, Francavilla Fontana, le Province di Taranto e Brindisi. Tale patto prevede l'installazione di sistemi di videosorveglianza in tutti i comuni, il potenziamento degli organici delle forze dell'ordine ed ogni altra iniziativa atta a garantire la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico. “Ci sentiamo fortemente rassicurati e garantiti dall'esito di questo incontro - conclude la nota del Pdl pugliese - e siamo certi che il nostro governo continuerà a gestire questa emergenza nel migliore dei modi”. Già, come ha fatto sino ad oggi. In cambio, la solita propaganda.

Mantovano resta dimissionario, arrivano le altre navi -  Insomma, neppure una proposta per organizzare meglio l’accoglienza a Manduria e in Puglia, e tutto resta nelle mani del ministro leghista. Un Pdl che non conta un tubo e in cui Mantovano svetta come un gigante, con la sua indignazione. Speriamo che non molli: oggi ha detto, uscendo da Palazzo Grazioli,  che “non ci sono fatti concreti che possono farmi revocare le dimissioni. Questa sera non c'è nessuna ragione per tornare indietro”. All’incontro a casa del premier  Berlusconi avevano partecipato anche Ignazio La Russa, Roberto Maroni e Raffaele Fitto, e la linea evidentemente non è cambiata. Infatti la “Excelsior” della flotta Grimaldi partita da Lampedusa con 1716 immigrati attraccherà al molo Chiapparo della base navale di Taranto della Marina militare domani alle 7.30. Gli immigrati saranno poi trasferiti in pullman nella tendopoli di Manduria. Sconosciuta al momento, invece, l'ora di arrivo sempre a Taranto della “Catania”, partita in tarda mattinata dalla Sicilia, che ha a bordo 600 immigrati.

Elezioni e tendopoli - Il fronte opposto è praticamente fermo. Una parte è visibilmente condizionata dalla imminente campagna elettorale ad Oria, dove evidentemente difettano talmente gli argomenti che la crisi indotta dalla tendopoli a metà strada con Manduria è una manna dal cielo. I temi purtroppo sono gli stessi del centrodestra: la sicurezza dei cittadini, l’ostacolo allo sviluppo economico, le disdette negli alberghi. Due coniugi che calcano da tempo la scena politica locale, Leonzio Patisso e Lorenza Conte, hanno annunciato di aver dato mandato al loro avvocato, Pasquale Fistetti, di presentare in procura una denuncia contro il ministro Maroni per violazione delle norme urbanistiche nella realizzazione della tendopoli, e si sono guadagnati qualche dispaccio d’agenzia. Il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ha invitato il coordinatore dei cosiddetti “responsabili”, il deputato Luciano Sardelli di S.Vito dei Normanni, a togliere l’appoggio al governo Berlusconi per difendere il Sud. Potrà attendere a vita: Sardelli era iscritto al partito del Sud durante le elezioni, ora non più.

Incertezza della sinistra - E i geni della storia nel Dna dei politici attuali che c’entrano?  C’entrano. Un territorio che nel 1991 per lunghi mesi ha gestito quasi 30mila albanesi, e nei primi giorni in perfetta solitudine, ospitando poi anche nelle case, poi nelle scuole e nelle strutture turistiche, non può dimenticare il suo passato, la sua forza, e la gente non deve essere indotta col mito terroristico dell’immigrato cattivo a dimenticare le sue tradizioni, le sue capacità di fronte alle difficoltà anche grandi. Bisognava dare una lezione di dignità, solidarietà e di capacità organizzativa al governo Berlusconi, ai leghisti, alle Regioni blindate del Nord. Un’occasione perduta grazie al bombardamento mediatico e propagandistico contro gli immigrati durato anni, che ha distrutto la cultura dell’accoglienza sostituendola con la diffidenza assoluta e, diciamolo pure, con robuste dosi di razzismo. E’ spaventoso sentire giovani che parlano quasi con odio degli africani arrivati da Lampedusa. Come ci siamo ridotti, se non riusciamo più a distinguere il bisogno dall’intento criminoso di alcuni, che certamente non si può escludere, ma che non è la bandiera di ciò che sta accadendo. Sembra che tra Manduria ed Oria la sinistra, i cattolici sinceri, oggi abbiamo paura di affermare le proprie idee. Per qualche voto in più o in meno. E’ questo il metro? Berlusconi fa ciò che vuole la Lega altrimenti può dire addio alle leggi salva-premier? Ma la sinistra che ci guadagna, restando a guardare?

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