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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Energeko, conti in bilico: fornitori battono cassa, lavori in stand-by

Alcune ditte minacciano azioni legali per decreti ingiuntivi. Stipendi a rischio: tagliata la mensilità di maggio. L'amministratore unico Galati: "Situazione non patologica, da rivedere il contratto con il Comune"

BRINDISI – Navigazione con apparente difficoltà per la società Energeko, partecipata del Comune di Brindisi: se da un lato, il bilancio 2017 è stato chiuso con un utile di poco superiore a novemila euro, dall’altro sono in attesa di pagamento diversi fornitori e gli stessi dipendenti. Gli stipendi sarebbero stati accreditati solo in parte, a rischio la quattordicesima mensilità. Ma per l'amministratore unico Antonio Galati, anche direttore tecnico della stessa, la situazione non è tale da essere definita patologica.

antonio galati con il sindaco riccardo rossi-2-2

I fornitori

I dubbi sulla tenuta dei conti della srl, sono venuti a galla nelle ultime settimane e rimbalzano da Palazzo di città, dove è atteso l'insediamento del nuovo sindaco, Riccardo Rossi. Le indiscrezioni sono trapelate  poco dopo la notizia dell’approvazione dell’ultimo bilancio, relativo allo scorso esercizio, con un utile pari a 9.478 euro. I titolari di alcune imprese indicate nell’albo dei fornitori accreditati avrebbero anticipato la volontà di adire le vie legali per ottenere il riconoscimento degli importi indicati sulle fatture, emesse già da alcuni mesi.

L'amministratore unico

La spiegazione sulla reale situazione economico-finanziaria arriva dall'ingegnere Galati, in qualità di amministratore unico, nominato dal commissario Santi Giuffrè il 6 luglio 2017 (nella foto in alto con il sindaco Rossi): "Nel bilancio c'è una notevole incidenza dei crediti rispetto al fatturato", dice dalla sede della partecipata, sebbene sia ancora convalescente dopo un intervento che lo ha costretto a essere in malattia nelle ultime settimane. E' rientrato al lavoro con un certo anticipo, rispetto a quanto prescritto dal medico. "Il Comune di Brindisi è il nostro unico ente pagatore, di conseguenza in alcuni periodi è possibile che si verifichino crisi di liquidità", spiega. "Non si tratta però di una situazione patologica, ma risolvibile, e stiamo lavorando per porvi rimedio, attraverso un'operazione di manutenzione sul nuovo contratto di servizio da sottoscrivere con l'Amministrazione comunale", anticipa. 

Il logo di Energeko

Gli affidamenti

Il nuovo testo dovrà passare al vaglio del primo cittadino, la cui proclamazione è prevista per il pomeriggio di oggi a Palazzo Nervegna, alle 17. Rossi dovrà decidere se confermare o meno Galati. In ogni caso, l'amministratore unico intende proporre una correzione sugli affidamenti del Comune. Galati è anche direttore tecnico della stessa Energeko, essendo stato nominato il 24 gennaio scorso, dal commissario. La casella dell’organigramma aziendale era rimasta scoperta dopo il ritorno a Palazzo di città, del dirigente Gaetano Padula, nominato dalla sindaca Angela Carluccio.  Nessuna indennità è riconosciuta per il lavoro svolto in qualità di amministratore unico. Per l'altro incarico, invece, gli è stato assegnato un corrispettivo pari a 1.500 euro al mese, somma al momento non percepita. "Bisogna prima di tutto saldare i fornitori e i dipendenti", sottolinea.

Energeko e paraboliche

Le fatture

Ad oggi, restano non pagate diverse fatture presentate all’incasso dai fornitori.  Per questo motivo, alcune imprese avrebbero chiesto al Tribunale di Brindisi l’emissione di decreti ingiuntivi, depositando documenti a sostegno del diritto di credito vantato.

Contestualmente, sarebbero state bloccate o quanto meno congelate, le forniture in favore della Energeko, determinando il blocco di alcune attività delegate dall’Amministrazione comunale di Brindisi. Non sarebbe stato possibile neppure ottenere il rifornimento di carta necessario per fotocopie e stampe.

Il personale

Preoccupati i dipendenti della società, tra impiegati e tecnici. Il timore è legato alla stabilità economico-finanziaria, tenuto conto del fatto che la mancanza di liquidità avrebbe determinato un taglio della mensilità di maggio. A rischio potrebbe essere la quattordicesima, solitamente riconosciuta in busta paga tra la fine di giugno e la prima metà del mese di luglio. La manovra correttiva, quindi, è necessaria. La questione dovrà necessariamente essere affrontata dal sindaco.

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