Enipower, lavori di demolizione: il sindacato Cisal chiede chiarimenti
Il sindacato invia una nota all'azienda e per conoscenza allo Spesal dopo le segnalazioni di alcuni lavoratori
BRINDISI - Il sindacato Chisal Chimici ha inviato una richiesta di informazioni alla società Enipower, e per conoscenza anche allo Spesal di Brindisi, sui lavori di demolizione di impianti e reparti presenti nella centrale termoelettrica situata all’interno del petrolchimico. SI tratta di una iniziativa scaturita da “varie segnalazioni da parte dei lavoratori presenti nello stabilimento", chiarisce in una nota stampa il segretario provinciale della Chisal chimici”, Massimo Pagliara.
L’organizzazione sindacale in particolare chiede se nell’ambito dei lavori di demolizione “sia stata segnalata la presenza di materiale contenente amianto e se le attività sono regolarmente attenzionati dalle strutture preposte”. Il sindacato Cisal chiede inoltre che si effettuino delle verifiche “nell’area presente nella Centrale Enipower (reparto GT6) in cui si stanno effettuando opere di demolizione e rimozione dei vecchi gruppi termoelettrici, che vedono attualmente in servizio i lavoratori che garantiscono la regolare marcia dell’impianti”.
Si tratta di un “argomento di grande attualità – afferma Pagliara - alla luce anche di mancati riconoscimenti da parte degli enti preposti, sulla reale esposizione ad amianto nei luoghi di lavoro, ribadendo ove ci fosse bisogno le preoccupazioni dei lavoratori tutti”
“Tale intervento – conclude Pagliara - riveste fondamento indispensabile per la tutela della salute e la sicurezza delle stesse, queste purtroppo nonostante una legge emanata nel lontano 1992, rischiano nei fatti una continua esposizione ad amianto, che nel futuro potrebbe arrecare gravi danni alla salute”.