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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Viale Porta Pia

Entrano nel vivo le lotte studentesche: occupati i licei classico e scientifico

Anche a Brindisi comincia a entrare nel vivo l’autunno caldo delle lotte studentesche. Il liceo scientifico Enrico Fermi di viale Porta Pia, al rione Santa Chiara, è stato occupato nella giornata odierna. Stessa cosa è accaduta in tarda serata al liceo classico Marzolla di via Nardelli

BRINDISI – Anche a Brindisi comincia a entrare nel vivo l’autunno caldo delle lotte studentesche. Il liceo scientifico Enrico Fermi di viale Porta Pia, al rione Santa Chiara, è stato occupato nella giornata odierna. Stessa cosa è accaduta in tarda serata al liceo classico Marzolla di via Nardelli. Si tratta di iniziative che rientrano nel solco della mobilitazione nazionale contro la riforma della“Buona Scuola”, sulle quali si innestano le problematiche speficiche di ogni istituto. 

Al Fermi, ad esempio, tiene banco la questione edilizia. Da quanto riferito dai ragazzi (circa 40) che trascorreranno la notte a scuola, entro la fine di dicembre scadrà il contratto di Il liceo scientifico Fermi-2locazione stipulato fra la Provincia di Brindisi e i proprietari dell’edificio. Per questo serpeggia il timore che già a partire dal gennaio del 2016 si debba traslocare verso un altro immobile (si parla dell’istituto tecnico industriale Belluzzi di via Nicola Brandi).

“C’è il serio rischio – dichiarano alcuni studenti – di dover lasciare uno stabile afflitto da numerosi problemi strutturali, per occuparne un altro messo ancora peggio”. Gli studenti sognano una struttura con laboratori, aule, supporti didattici e palestre adeguate alle loro esigenze. “Invece qui – dichiara uno di loro – durante le lezioni assistiamo alla caduta di calcinacci”. (A destra, l'ingresso del Fermi)

La decisione di occupare è stata presa a larga maggioranza al termine di un’assemblea svoltasi stamani. I rappresentanti di istituto nel pomeriggio hanno incontrato i poliziotti della Digos, spiegando le loro intenzioni.

“Questa non è un’occupazione – fanno sapere gli studenti – fine a se stessa. Le nostre giornate saranno scandite da laboratori, dibattiti culturali, incontri nel corso dei quali affronteremo delle tematiche vicine al nostro mondo. Intendiamo anche dar vita a un progetto musicale. Abbiamo in mente un programma. Non c’è nulla di improvvisato”.  Gli occupanti assicurano che andranno avanti fino a quando non avranno risposte chiare da parte delle istituzioni. In particolare dal presidente della Provincia, Maurizio Bruno.

Si vivono ore di fermento anche all’interno del liceo Classico Marzolla, dove circa 40 studenti, in serata, hanno manifestato alla preside, Carmen Taurino, la volontà di procedere con l'occupazione. La dirigente intorno alle ore 20,30 ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto si sono recati un equipaggio di poliziotti della Sezione volanti e  una pattuglia di carabinieri della locale compagnia.

Il clima era sereno. I rappresentanti degli studenti hanno spiegato le loro ragioni alle forze dell’ordine. Anche qui, la protesta contro la “Buona scuola” si mescola a dei disagi specifici riguardanti l'istituto. Sull’onda delle iniziative intraprese dai ragazzi di Fermi e Marzolla, con ogni probabilità, altre scuole della provincia verranno occupate nei prossimi giorni, in vista di una nuova manifestazione di piazza. Questo, insomma, è solo l'inizio.

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