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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Erano tre e sono di Carovigno"

BRINDISI - "Erano tre e sono di Carovigno". Poi il coma. Damiano De Fazio, il 51enne trovato poco prima della mezzanotte di ieri avvolto dalle fiamme in contrada Epifani a Mesagne, prima di perdere conoscenza avrebbe pronunciato queste parole. Il 51enne, imprenditore agricolo con residenza in contrada Palmarini a Brindisi, non è riuscito a riferire altro. Poco prima era stato cosparso di benzina (la bottiglia mezza piena è stata trovata nelle vicinanze) e bruciato vivo, ha riportato ustioni su tutto il corpo e versa in gravissime condizioni. Non è cosciente.

BRINDISI -  "Erano tre e sono di Carovigno". Poi il coma. Damiano De Fazio, il 51enne trovato poco prima della mezzanotte di ieri avvolto dalle fiamme in contrada Epifani a Mesagne, prima di perdere conoscenza avrebbe pronunciato queste parole. Il 51enne, imprenditore agricolo con residenza in contrada Palmarini a Brindisi, non è riuscito a riferire altro. Poco prima era stato cosparso di benzina (la bottiglia mezza piena è stata trovata nelle vicinanze) e bruciato vivo, ha riportato ustioni su tutto il corpo e versa in gravissime condizioni. Non è cosciente.

I poliziotti del commissariato di Mesagne al comando della dirigente Sabrina Manzone e gli agenti della Squadra mobile della questura di Brindisi con il sostituto commissario Domenico Conte, sono a lavoro da questa mattina per cercare di ricostruire quello che è accaduto poco prima della mezzanotte di ieri in contrada Epifani e risalire agli autori di quel brutale gesto che, da come è stato messo in atto rivela mentalità e modalità mafiose, indipendentemente dall’appartenenza degli autori alla criminalità organizzata o meno.

Secondo quanto è stato ricostruito fino a questo momento, Damiano De Fazio nel pomeriggio di ieri avrebbe lasciato la sua abitazione di  contrada Palmarini a Brindisi, dove vivono la moglie e quattro figli, per recarsi insieme a una donna, la sua seconda compagna di Carovigno e con la quale ha un altro figlio, a Mesagne.

Con lei si era sentito telefonicamente poco prima. Sarebbe stata questa a prelevarlo da casa e ad accompagnarlo nella città dove l'agricoltore si reca spesso per questioni di lavoro. La sua serata prima delle 23.45 di ieri, ora in cui è stato trovato avvolto dalle fiamme, si sarebbe svolta in compagnia di alcuni soggetti che i poliziotti hanno già ascoltato.

Chi e perché lo ha ridotto in fin di vita in maniera feroce, però, al momento non è stato chiarito. Gli investigatori avrebbero ricostruito gran parte della sua serata ma all'appello mancano ancora alcuni tasselli. Quelli fondamentali. Alle 23.45 un vigilante in servizio di pattugliamento lo ha trovato ridotto a una torcia umana nelle campagne di contrada Epifani sulla via per Serranova.

Il 51enne era ancora cosciente e questo lascia intendere che le fiamme erano state appiccate pochissimi minuti prima. La guardia giurata lo ha soccorso e ha chiamato l'ambulanza e la polizia, De Fazio prima di perdere conoscenza avrebbe mormorato alcune parole, "erano in tre, sono di Carovigno, mi hanno portato loro qui". Poi il buio.

Gli investigatori scavano nella sua vita privata e lavorativa e non si esclude che gli autori dell’azione criminosa, una vera e propria imboscata, potrebbero essere individuati nelle prossime ore. Le condizioni cliniche dell'imprenditore agricolo, invece, sono sempre più gravi, ha ustioni sul 95 per cento del corpo, potrebbe non sopravvivere.

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