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Cronaca

"Ero e resto un poliziotto di strada"

BRINDISI – Da un ex capo di squadra mobile non ci si poteva aspettare altra confessione: “La mia matrice è investigativa”, dice il nuovo questore di Brindisi presentandosi alla stampa locale e alla città. “Sono stato e resto un poliziotto di strada”. Siciliano, “cresciuto professionalmente in Sicilia”. E’ a Brindisi da tre giorni ma ha l’impressione “di conoscere da sempre” la città e il territorio. Ovviamente non è un’impressione personale di natura psicologica, un umore, ma evidentemente l’assimilazione rapida della situazione favorita dai colloqui di queste ore con i suoi collaboratori e con i responsabili dei servizi investigativi e di prevenzione della questura. Tratto tipico dell’investigatore di lungo corso, che tuttavia sia concede futuri spazi per mettere ulteriormente a punto le proprie impressioni e convinzioni.

BRINDISI – Da un ex capo di squadra mobile non ci si poteva aspettare altra confessione: “La mia matrice è investigativa”, dice il nuovo questore di Brindisi presentandosi alla stampa locale e alla città. “Sono stato e resto un poliziotto di strada”. Siciliano, “cresciuto professionalmente in Sicilia”. E’ a Brindisi da tre giorni ma ha l’impressione “di conoscere da sempre” la città e il territorio. Ovviamente non è un’impressione personale di natura psicologica, un umore, ma evidentemente l’assimilazione rapida della situazione favorita dai colloqui di queste ore con i suoi collaboratori e con i responsabili dei servizi investigativi e di prevenzione della questura. Tratto tipico dell’investigatore di lungo corso, che tuttavia sia concede futuri spazi per mettere ulteriormente a punto le proprie impressioni e convinzioni.

Il questore Giuseppe Cucchiara si descrive così. Non avrà un grande budget di uomini e mezzi da gestire, si accontenterebbe”di conservare” il personale che ha, ma è preparato (in questi tempi di ulteriori tagli) anche a lavorare e a fare il possibile con meno. E non è abituato a dividere i problemi in criminalità di seria A e criminalità di serie B, e tiene in gran conto – perché sa leggerla e comprenderla – la percezione del problema sicurezza da parte dei cittadini. Il problema delle rapine a Brindisi è dunque tra i primi nella lista.

Ma nel contempo il questore Cucchiara non ha problemi a dichiarare che a Brindisi, tecnicamente, non ci sono livelli alti di allarme sociale o superiori a certi tetti fisiologici. Impegno massimo nella repressione della criminalità urbana, comunque, e ovviamente nessuna sottovalutazione. Un impegno anche con gli organi di informazione: “Sono abituato a dire alla stampa (e perciò alla società civile, ndr) sempre la verità. Mi aspetto lo stesso dai miei interlocutori”. Probabilmente non solo dai giornalisti.

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