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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Escort: indagato avvocato

BARI - Chiuso il cerchio attorno all’inchiesta barese sul giro di escort che l’imprenditore Gianpaolo Tarantini avrebbe introdotto nelle residenze del premier Silvio Berlusconi.

BARI - Chiuso il cerchio attorno all’inchiesta barese sul giro di escort che l’imprenditore Gianpaolo Tarantini avrebbe introdotto nelle residenze del premier Silvio Berlusconi. Otto avvisi di conclusione delle indagini sono stati notificati stamane dalla Procura della Repubblica di Bari, per mano della Guardia di Finanza. Nella lista, oltre allo stesso Tarantini, a suo fratello Claudio e alla show girl Sabina Began (nota anche come l'Ape Regina), compare il nome dell’avvocato C.C.

I reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione sarebbero stati commessi dagli indagati - secondo i capi di imputazione - anche in favore dell'ex vicepresidente Pd della Regione Puglia Sandro Frisullo (vari episodi), di un dirigente dell'Asl di Bari, di un dirigente bancario (Carige), di un dirigente di finmeccanica, Salvatore Metrangolo e di alcuni ospiti della residenza romana di Tarantini.

Per gli iqnuirenti il contestato sodalizio - emerso a conclusione delle indagini sulle escort portate nelle residenze del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi - aveva la finalità di ottenere incarichi istituzionali, "rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile, di Finmeccanica spa, di società a quest'ultima collegate".

Tra gli altri personaggi coinvolti, anche un paio di "amici" di Tarantini: Massimiliano Verdoscia e Alessandro Mannarini (già coinvolti con l’imprenditore barese nell'inchiesta sulla cessione di stupefacenti).

Sono oltre 100 mila le conversazioni telefoniche e ambientali effettuate fino all'estate del 2009 nell'ambito della vasta inchiesta che riguarda Gianpaolo Tarantini e che ha portato all'apertura di vari filoni d'indagine, tra i quali quello riguardante le escort. Lo riferisce in una nota la Procura della Repubblica di Bari, ufficializzando che il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari sta procedendo alla notifica di otto avvisi di conclusione di indagine (provvedimento già emesso e depositato il 5 agosto scorso) per la vicenda escort.

In seguito al fermo di Tarantini eseguito il 18 settembre 2009 “era stata disposta - ricorda la Procura - la rielaborazione degli atti di indagine e l'effettuazione dei doverosi riscontri sulle dichiarazioni di Tarantini allo scopo di individuare le possibili notizie di reato”. “La rielaborazione si rendeva necessaria perché, fino a tutto il settembre 2009, - si legge ancora nella nota della Procura - non risultavano trascritte, e alcune neanche ascoltate, le oltre 100.000 conversazioni telefoniche ed ambientali effettuate fino all'estate di quell'anno. È stato così possibile riordinare il ponderoso materiale investigativo acquisito e costituire i diversi filoni di indagine”.

Per quanto riguarda il filone escort, il pm Eugenia Pontassuglia - riferisce la Procura - “ha provveduto, tra l'altro, ad ascoltare e selezionare, tra tutte le innumerevoli conversazioni intercettate, quelle ritenute rilevanti ai fini dell'accusa». Successivamente, depositata l'informativa da parte della Guardia di finanza a fine giugno 2011, Pontassuglia e il suo collega Ciro Angelillis “hanno proceduto, in poche settimane, all'esame degli atti, all'individuazione dei reati, alla formulazione dei capi di imputazione ed alla redazione dell'avviso ex art.415 bis codice di procedura penale in relazione ai reati per i quali le indagini sono state ritenute concluse”.

“Sono attualmente al vaglio degli stessi sostituti - conclude la nota della Procura di Bari - le restanti ipotesi di reato emerse dall'attività investigativa fin qui compiuta”.

L'avvocato C.C. è accusato di aver partecipato all'associazione per delinquere creata da Giampi.  L’avvocato Nicola Quaranta, ex legale di Tarantini, ha intanto depositato un lungo memoriale in cui fa il punto sulle numerose inchieste che riguardano l’imprenditore barese. Alcune delle quali, finora, sconosciute. L’ex re delle protesi, ha dichiarato Quaranta, ha sostenuto “centinaia di ore di interrogatorio, i cui verbali sono stati trasmessi anche alle Procure di Foggia, Taranto e Brindisi”.

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