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Cronaca Ceglie Messapica

Cadavere di anziana nel congelatore: esclusa morte violenta o per uso di veleni

E' quanto emerge dalla perizia depositata dal medico legale Domenico Urso. Disposto il dissequestro della villetta in cui risiedeva la donna. Figlio reo confesso di occultamento di cadavere

CEGLIE MESSAPICA – Tramonta definitivamente l’ipotesi di morte violenta o per uso di veleni. E’ deceduta per cause naturali Maria Prudenzia Bellanova, l'82enne di Ceglie Messapica che lo scorso 22 novembre fu trovata priva di vita all’interno di una cella frigo a pozzetto nella sua villetta in contrada Galante-Minzella-Nisi, nelle campagne di Ceglie. A fugare ogni dubbio è la perizia depositata nelle scorse settimane dal medico legale Domenico Urso, sulla base dell’esame autoptico effettuato lo scorso 26 novembre e dei successivi esami tossicologici.

Il pm del tribunale di Brindisi Mauron Gallone ha disposto il dissequestro dell’abitazione. Il provvedimento è stato notificato alla fine del mese di aprile al figlio 55enne della deceduta. L’uomo, difeso dall’avvocato Aldo Gianfreda, è indagato a piede libero per i reati di occultamento di cadavere e di abbandono di persona incapace.

Il corpo privo di vita dell’anziani fu trovato dai carabinieri.  Fu lo stesso 55enne, figlio unico della Bellanova, a indicare ai militari il punto in cui si trovava il cadavere. Sottoposto a interrogatorio, lo stesso dichiarò che la madre era deceduta per cause naturali alcuni giorni prima e confessò di aver occultato il cadavere nel congelatore, poiché non voleva separarsi da lei, che lo aveva cresciuto da sola. Ora si attende la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini. 

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