Esplode la rabbia dei migranti: sbarrata con blocchi di pietra la strada provinciale
Si sono vissuti momenti di grande tensione, in tarda mattinata, lungo la strada provinciale che collega San Vito dei Normanni a Carovigno. Una quarantina di migranti ospitati nella struttura alberghiera Carbrun hanno sbarrato la carreggiata con dei blocchi di pietra, all'altezza proprio dello svincolo per il Green Garden, in segno di protesta per il mancato rilascio dei documenti
CAROVIGNO – Si sono vissuti momenti di grande tensione, in tarda mattinata, lungo la strada provinciale che collega San Vito dei Normanni a Carovigno. Una quarantina di migranti ospitati nella struttura alberghiera Green Garden hanno sbarrato la carreggiata con dei blocchi di pietra, all’altezza proprio dello svincolo per il Green Garden, in segno di protesta per il mancato rilascio dei documenti attestanti il diritto d’asilo politico e per l’esiguità della somma di denaro, il così detto pocket, che viene loro consegnata dalle autorità italiane. Iniziato intorno alle ore 12, il blocco stradale è andato avanti per più di mezz’ora.
Gli ostacoli sono stati rimossi solo in seguito all’intervento di diverse pattuglie di carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, che hanno riaccompagnato gli stranieri nei rispettivi alloggi. Si tratta di ragazzi provenienti da Nigeria, Mali e altri Paesi africani, arrivati in questi mesi in Italia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.
Un paio di nigeriani con cui abbiamo parlato all’esterno della struttura spiegano, con un inglese stentato, di essere in attesa che la commissione per il rilascio d’asilo, con sede a Bari, si esprima sulla loro richiesta d’asilo politico. “Una volta avuto la documentazione – affermano i ragazzi – lasceremo l’Italia. Abbiamo degli amici che ci attendono in altri Stati europei”.
Gli ospiti dell’albergo, oltre a rivendicare un pocket più consistente, lamentano anche la qualità del cibo. I poliziotti dell’ufficio Immigrazione della questura di Brindisi, in collaborazione con i militari dell’Arma, si sono confrontati a lungo con loro, all’interno del centro. Attualmente, insieme agli africani, si trovano nell’edificio decine di persone provenienti da Pakistan e Bangladesh, approdate a Brindisi la scorsa settimana a bordo del pattugliatore Diciotti della Capitaneria di porto.
Una volta rimosso il blocco, la situazione è ritornata alla normalità. Le forze dell’ordine sono rimaste fino alle primo ore del pomeriggio nella struttura, spiegando agli ospiti che le procedure per il rilascio dei documenti sono in corso e dovrebbero concludersi nel giro di qualche giorno.